Nell'articolo di Avvenire uscito oggi Paolo Massobrio ha parlato della "colleganza", una parola che gli ha scritto Sabrina, che gestisce col marito una gelateria a Lainate, ma che del suo passato lavoro - psicologa - ha recuperato dal Codice Deontologico degli psicologi proprio la colleganza, l'alleanza tra colleghi.
"Si può essere concorrenti, ma l'etica della lealtà e del rispetto per la professione non devono mai mancare" – ha detto Sabrina – "Colleganza significa essere capaci senza sminuire il lavoro altrui, essere consapevoli dei propri limiti e apprezzare l'ingegno di chi ha pensato qualcosa a cui noi non avremmo mai pensato".
Un esempio di ciò, nota Massobrio, arriva dalla stampa francese, che descrive la cucina italiana "il grande successo", perché la nostra è una cucina conviviale, capace di far dialogare tra loro le culture culinarie.
La colleganza sarebbe auspicabile anche in politica, persino all'interno dei partiti, dove si assiste a una disgregazione delle forze che non porterà a nulla di buono. L'appello di questa settimana è ai Grandi d'Europa, che dovrebbero ispirarsi alla colleganza, mettendo a fuoco i punti di forza e di debolezza di quello che necessariamente va visto come un unico insieme.
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