Su Avvenire di oggi Paolo Massobrio riflette sulle tradizioni, che spesso si richiamano al rispetto di un ordine con cui la natura si presenta, soprattutto in una giornata come oggi che coincide col solstizio d’estate, che in agricoltura è il momento della semina di alcuni ortaggi e della raccolta delle erbe spontanee. Noi abbiamo ereditato questa grande storia di rispetto, che oggi si trova a combattere con l’impoverimento dei suoli.
A questo proposito Massobrio cita il libro “Manuale di Viticoltura biodinamica” di Adriano Zago, dove si parla di pratiche come il sovescio e l’uso del compostaggio e dell’impiego delle oche e delle pecore nelle vigne per combattere le erbe infestanti al posto delle sostanze chimiche che avrebbero deturpato il suolo. Eppure queste pratiche consigliate da Zago sarebbero state bollate da un certo mondo scientifico come superficiali, se non esoteriche.
L’appello di questa settimana è quindi per i governanti, che non abbiano pregiudizi e che puntino sempre alla verità delle cose.