Il ristorante Adagio si trova all’interno del Relais Almaranto, una struttura di fine ‘700 completamente ristrutturata, con suite, piscina, un bistrot (Anima) e questo ristorante gourmet.
Aperto da pochi anni si è subito distinto per la location spettacolare, l’eleganza e la piacevolezza dell’insieme. La sala si presenta moderna, elegante, con un gradevole ed armonioso recupero della struttura originaria. Tovagliato di lino, poltroncine comodissime e qualche bel pezzo d’antiquariato contadino.
Sono ben
cinque i menu degustazione:
Incontri, cinque portate che suggeriscono un percorso culturale dello
chef Mario Maniscalco (classe ‘93), siciliano di origine ma trapiantato in Piemonte e con importanti esperienze a Londra;
Rassomiglianze, sempre incentrato sulla ricerca ma con impronta più tradizionale;
Riflessi nella materia, un cammino a mano libera;
Terrenità, di concezione decisamente vegetariana;
Disné, costituito da tre piatti della più stretta tradizione.
Ho optato per il menu Rassomiglianze. Con un buon bicchiere di prosecco Alta Langa Galliano sono arrivati diversi
amuse bouche: salsiccia di Bra con cipolla caramellata, una sfera di parmigiano fritto con fonduta, un’oliva farcita, un macaron con ripieno di baccalà e un ottimo gazpacho. Tutto di buon livello, forse il macaron con una nota dolce troppo presente in contrasto con la sapidità del baccalà mantecato.
Meraviglioso servizio del pane, con tre tipologie: integrale, classico di lievito madre e al latte. Ghiotta e vaporosa focaccia servita con esilissimi grissini e cialde. Al tavolo anche un burro di loro produzione con una salsa al prezzemolo che da solo varrebbe il viaggio.
Accompagnato da una bottiglia di Tosti 1820 Alta Langa è arrivato il primo antipasto. Non amando le animelle ho chiesto una variazione e mi è stato servito un
Budino di barbabietola e patata rossa. Mousse di robiola di 3 latti. Biscotto salato ai pinoli. Crema di valeriana e olio di scalogno. Piatto molto composito che impone un equilibrio notevole in esecuzione. Lo chef è riuscito nell’intento ad armonizzare il tutto, anche se a mio parere la percezione gustativa tende a confondere e a confondersi in una fuga di sapori un po’ lontani tra loro. Comunque un buon risultato.
Decisamente meglio la
Vellutata di lenticchie. Zucchina. Spuma di ricotta di Seirass. Arachidi salate: materia prima di assoluta qualità (la zucchina su tutto), buona cremosità e misura dei sapori. A seguire gnocco di patata rossa ripieno di guancia di vitello, giardiniera di verdure, crema di acciuga e polvere di limone.
Prima della pietanza è stato servito un
ristretto di brodo di pollo sgrassante decisamente piacevole.
La miglior portata della serata comunque è stata
Anatra. Insalata di sedano candito. Arancia, ravanello e olio alla menta. Salsa di burro montato mirtilli e cipolla. Carne di qualità notevolissima, cottura perfetta, equità tra sapidità e dolcezza tra le varie parti, salsa eccellente a guarnizione con un carattere deciso e definito. Ottimo.
Un piccolo
taco ripieno come predessert
e al termine
Cubo di mousse al miele e arancia, gelato al miele e lemongrass. Toffee di mele. Croccante di polline e polvere di popcorn. Dessert squisito, delicato, fine e di gran classe nella sua esaltazione della sostanza dolce prodotta dalle api.
Cantina particolarissima: i proprietari, tedeschi, si occupano personalmente della ricerca di novità da tutto il mondo. Quindi la carta presenta prodotti provenienti un po’ da tutto il mondo pur conservando alcune delle etichette più iconiche del Piemonte. Divertente, sfiziosa e con ricarichi veramente corretti.
Servizio cortesissimo e visita nelle vastissime cucine (una è utilizzata per fare corsi di cucina) nel bistrot e in cantina. Ancora un’eccellenza di ristorazione nel già ricco territorio piemontese. Assolutamente consigliato.
Adagio Ristorante Gourmet
Regione Quartino 6
Calamandrana (At)
Tel. 0141 769109
Foto d'apertura: Facebook