Cibo & arte, cicloturismo e l'elogio del pane

15.06.2020

“Piatti più semplici e serate con gli artisti”. E’ la formula adottata da Fabio Picchi, chef e filosofo del cibo che a Firenze per ripartire ha scelto la strada delle arti. “Quelle delle piazze e delle strade, oggi con i nostri tavoli, le sedie, i profumi del cibo - spiega sul Corriere della Sera - Abbiamo ottenuto dal Comune la possibilità di avere più spazi pubblici e la sera apparecchiamo sotto le vetrate e le tettoie del Mercato di S.Ambrogio. Tra poco arriveranno musicisti e attori e l’arte culinaria si unirà alle altre muse”. @ Dalle arti alle cene gourmet a domicilio. Sul Corriere della Sera di Torino è da leggere l’intervista ad Alessandro Mecca, chef del ristorante della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo che ha scelto di cucinare nelle case dei torinesi per condividere con loro l’esperienza del ristorante gastronomico. “E c’è anche chi fa la spesa con lui”. @ Sicurezza, salute, distanziamento, corto raggio. Per affrontare le vacanze del 2020 la risposta può essere nel cicloturismo. Una pratica in voga già da tempo che, secondo il rapporto 2020 Isnart-Unioncamere e Legambiente, quest’anno potrebbe raggiungere i 26 milioni di pernottamenti contro i 20,5 milioni del 2019. Gli itinerari si possono seguire su mappe o app. Si passano dalle tre alle cinque ore in sella, visitando città e musei e fermandosi al bar per l’aperitivo o rilassandosi sotto l’ombra di un albero. L’approfondimento di Anna Muzio sul Giornale di sabato. @ Neve in frigo per riaprire lo sci di fondo. E’ quanto messo in pratica in Val Formazza attraverso “Barp”, il progetto che attraverso la tecnica  dello snowfarming permette di stivare enormi quantità di neve  sotto grandi teloni geotermici, proteggendola dai raggi Uva per poi “liberarla” con il ritorno delle basse temperature. (Corriere della Sera) @ Su La Verità di sabato Morello Pecchioli celebra il pane. Azzimo o lievitato, è l’alimento citato più di 600 volte nelle Scritture. Il primo uomo fu condannato a guadagnarselo con il sudore del volto quando nell’Eden cedette alla tentazione. E da sempre, la pagnotta è la bandiera di una comunità: dagli egizi a Omero, fino ai moderni. @ Una raccolta fondi per ripartire. E’ l’iniziativa di Leonardo La Porta, titolare della storica gelateria torinese “Miretti”, distrutta da un incendio nella notte tra il 30 e il 31 maggio. “Un pezzo di me è bruciato in quel laboratorio. Ora occorrono 10 mila euro per ritinteggiare il locale e riaprire, 15 mila per rifare l’impianto elettrico” ha spiegato sulla piattaforma Produzioni dal Basso La Porta, che in due giorni ha già raccolto più di mille euro. (Repubblica)

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