Lasciare una traccia nel vasto mondo del cibo e trasformarlo, essere pionieri di innovazione in qualche modo con le proprie idee e il proprio lavoro, questo è il fil rouge che accomuna i Food Heroes raccontati dallo story teller e imprenditore del marketing Fabio Bongiorni nel suo libro edito da Sagep “Food Heroes. Storie di straordinarie di protagonisti e protagoniste del gusto” (euro 24 - pagine 275). 24 storie epiche di personaggi molto diversi tra loro, ma tutti in qualche modo eroi contemporanei, che sono stati capaci di mettersi in gioco, cimentarsi e soffrire costruendo tra difficoltà e sacrifici nuove imprese e prodotti, abitudini e culture alimentari. 24 percorsi che attraversano il mondo del cibo in diversi aspetti prodotti, ruoli professionali e luoghi geografici.
Tra gli eroi del cibo e del vino non potevano mancare i produttori come Teo Musso, iniziatore con la sua Baladin del movimento della birra artigianale; Beppino Occelli e la sua ricerca e il recupero dei sapori del burro e formaggio di una volta di; innovatori mondo del vino come Luca Balbiano, persone capaci di scommettere su un territorio come Davide Zoppi per il vino ligure, Riccardo Felicetti con la sua pasta dal grano delle Dolomiti o, scendendo a Sud, Pasquale Torrente con la colatura di alici di Cetara e Pina Amerelli con la liquirizia di Calabria.
Ma anche chef capaci di valorizzare una ricetta del territorio come Roberto Panizza del ristorante il Genovese con il pesto fautore del Campionato mondiale di pesto genovese al mortaio; Franco Pepe il pluripremiato pizzaiolo della pizzeria Pepe in Grani di Caiazzo (Ce); Alessandro Frassica di Ino di Firenze, inventore del panino gourmet. Poi osti e inventori di nuovi modi di fare ristorazione, dare ospitalità e promuovere il turismo enogastronomico di un territorio come il genovese Roberto Costa e la sua catena di ristoranti in giro per il mondo, l’ospitalità dei fratelli Bianconi a Norcia o Paolo l’Abbate con la sua Pescaria, fast food ittico pugliese.