Nell'inserto tuttigusti de La Stampa nella nuova versione digitale, fruibile dal web, trovate anche la rubrica In cantina di Paolo Massobrio. Eccone un estratto.
Questa settimana protagonista è l’azienda San Vitis di San Vito Romano, di cui Massobrio ricorda la verticale, dal 2016 al 2018, del vino ottenuto da un’uva rara: il Bellone. Ciò che più ha colpito Massobrio sono le notevoli differenze emerse tra le annate.
La sorpresa però è stato il Lazio Rosso La Torre 2018, blend di cesanese, petit verdot e cabernet sauvignon, di cui Massobrio dice: “il suo equilibrio è ammirevole, con freschezza e tannicità che sembrano binari a sostegno di un percorso lungo”.
Meritevolii anche il Cesanese 2017, il rosato affinato per tre mesi sulle fecce fini con lieviti indigeni e i due bianchi bianchi in purezza: Malvasia e Trebbiano e il Flaminio, blend di uve autoctone di questa zona. Da conoscere!
San Vitis
San Vito Romano
via Remigio de Paolis
tel. 06 9572560