Di fronte all'Arena Civica di Milano, un locale che emoziona con un'atmosfera calda e accogliente, e una cucina solida e senza fronzoli. E non potrebbe essere altrimenti, dato che il patron è Giovanni Mele, sardo di Mamoiada, che fin da giovanissimo, emigrato nella metropoli lombarda, ha coltivato esperienze professionali di alto profilo e amicizie profonde con i grandi personaggi che in quegli anni, a vario titolo, hanno fatto conoscere la cucina e i vini italiani nel mondo, fra cui l’indimenticabile Alfredo Valli grande cuoco e re indiscusso della cucina milanese. Passione e ambizione oggi trasmessi al figlio Nicolò, che lo affianca in sala ed è anche autore di una carta dei vini che stupisce.
Sfogliando il menu, all’insegna dell’esaltazione della pura
tradizione milanese con interessanti
divagazioni “isolane", salta anche subito all’occhio il loro maniacale lavoro di selezione di materie prime di produttori che non a caso rappresentano storici e nuovi protagonisti del nostro
Golosario. Ne citiamo tre per tutti: le “uova selvagge” del visionario bergamasco Marco Rossi, il salame di Varzi Dop del mitico salumificio Thogan Porri e, sempre di questo territorio, le chicche casearie di capra del Boscasso.
Iniziamo, perciò, con la scelta tra la cervella di vitello dorata con zucchine fritte (€ 18), l'ottima insalata di nervetti alla milanese con fagioli borlotti e cipolla rossa (€ 14), gli squisiti
mondeghili alla milanese (€ 14),
la superlativa
frittatina di carciofi freschi con uova biologiche “Le Selvagge” (€ 14),
e ancora le alici fresche alla milanese (€ 16) o acciughe di Sciacca, riccioli di burro e crostini (€ 16). Le uova “selvagge”, in occasione della nostra visita, venivano proposte anche al tegamino con tartufo bianco (€ 60).
Ma ci sono anche
proposte di “Piatto Unico” che da sole valgono il viaggio: ossobuco di vitello alla milanese con risotto (€ 30), e guancia di manzo brasata con risotto alla milanese (€ 28).
Ecco, invece, i primi piatti, realizzati con pasta fatta in casa (da € 14 a € 18): scelte consigliate il
risotto alla milanese con pistilli di zafferano e i rigatoni con carciofi freschi, guanciale di Varzi e pecorino.
Valide alternative,
purè di fave e cicoria (ben fatto), maltagliati di pasta fresca al ragù di cinghiale, spaghetti al cipollotto con pomodorino fresco, peperoncino e basilico.
Si vola alto anche con i secondi: a partire dalla insuperabile
costoletta di vitello alla milanese (€ 30),
dalla
trippa in umido alla milanese (€ 22)
e dagli
involtini di verza con polenta (€ 18);
quindi, tagliata di manzo al rosmarino con carciofi trifolati (€ 30), galletto nostrano alla “diavola” con patate al forno (€ 24) e filetto di branzino al forno con carciofi freschi (€ 26).
A questo punto, corre l’obbligo di citare anche la proposta di salumi da accompagnare a giardiniera di verdure di loro produzione o insalata russa della tradizione: un trionfo di prelibatezze che rispondono al nome di Bettella con il suo prosciutto crudo “Vintage” 2018 (€ 18), Thogan Porri con l’eccezionale salame di Varzi Dop e la coppa alla Bonarda (€ 14), Bodria con il prosciutto crudo di Parma di Montagna 24 mesi (€ 16) e Artigianquality con la mortadella artigianale classica (€ 14). Senza dimenticare la proposta di degustazione di formaggi capra, abbinate a mostarde di frutta e miele bio, de Il Boscasso di Ruino (Pv).
Al momento del dessert biscotti casalinghi con Passito delle Lipari, millefoglie con crema chantilly o torta di mele.
Ah, fate attenzione: è tempo di cassoeula, chiedetela alla prenotazione, mentre il bollito misto (con le carni dei Fratelli Varvara) trionfante c’è sempre in questo periodo. Che bella sosta!
Ristorante La Nuova Arena
Milano
piazza Lega Lombarda, 5
Tel. 02 341437
Riposo settimanale: lunedì