Sulla strada che da Carrù porta a Trinità, al bivio per Sant'Anna si prosegue per poco più di un chilometro e quando, a bordo strada, appare un divanetto fiorito si è arrivati a questo posticino immerso nella campagna più tradizionale. C’è un gruppo di piccole cascine con una magnifica vista che spazia dalle Langhe alle Alpi.
Silvia Facello, che già possedeva un locale in centro a Carrù, si è trasferita dopo il Covid in questa isola di pace, con l’ampio cortile dove d'estate si cena sotto le stelle o si riposa al pomeriggio, dotato di un comodo parcheggio laterale.
Silvia ci accoglie proprio come si fa con gli amici e ci introduce nella prima saletta, che sembra proprio una stanza di casa: una credenza d'antan, uno scaffaletto coi libri, un telefono centenario a muro, qualche quadretto e bellissime volte in mattoni d'epoca.
Pochi posti e ancor meno sono nella seconda saletta, arredata con una bella credenza colorata. I tavoli sono apparecchiati con semplicità ed è la stessa Silvia, con l’aiuto di una gentile e attenta ragazza, a occuparsi del servizio.
La cucina è tradizionale con proposte interessanti, le materie prime sono di ottima qualità, il pane e i grissini sono fatti in casa. Dopo un piccolo preantipasto a base di lingua con salsa verde, abbiamo gustato il
cardo gobbo saltato al burro con uovo affogato e fonduta (un piatto di grande equilibrio in cui il cardo era cotto a puntino)
e l'
insalatina di coniglio con rucola, melograno e scaglie di Castelmagno.
Gli antipasti (16 euro) annoveravano anche la fassona tagliata al coltello e il classico vitello tonnato con salsa di nonna Rosa.
Ai primi (16 euro) la scelta è caduta sugli
agnolotti gorgo e pere, dal corretto equilibrio tra dolce e salato
sui
raviolini agli arrosti con ragù di salciccia di Bra, ottimi sia per la fattura sia per la cottura del sugo.
In menu anche i tajarin al ragù, i ravioli del plin alle erbette con burro e rosmarino e i piccoli agnolotti in brodo di gallina (12 euro).
Quattro scelte anche per i secondi: il
cubotto di fassona in panatura di grissini,
il
filetto di fassona al pepe rosa accompagnati da purea di patate,
lo stracotto di vitello e il guanciotto di maialino (tutti a 18 euro). Molto interessante la proposta del bollito misto con le sue salse (28 euro).
La dolce conclusione è stata con tiramisù classico alla cannella o cioccolato e un delizioso
Montebianco, di cui abbiamo apprezzato soprattutto la confettura di castagne fatta in casa.
Gli altri dessert presenti in carta, tutti classici e ben fatti, erano la torta di nocciole con zabaione al Marsala, il tortino caldo al pistacchio con crema chantilly e le tradizionali pere cotte al vapore di vino con gelato crema e cannella.
I piatti ben presentati e le razioni più che corrette hanno reso il pasto oltremodo piacevole.
La carta dei vini non è ampia, ma annovera tutti i principali produttori locali e qualche mezza bottiglia.
Ristorantino Redibis
strada Sant'Anna, 52
Carrù
tel. 339 749 1124
sempre aperto su prenotazione e servizio chef a domicilio