Nel Sestiere di Castello, questo locale che propone piatti realizzati solo con i prodotti disponibili freschi sul mercato abbinati a una cantina attenta ai vini naturali e biodinamici
Avete presente quegli angoli di una città ancora viva con i suoi momenti di quotidianità e le piccole botteghe che riempiono di brio le calli? Ecco, Al Covo si trova proprio in un contesto simile, nel Sestiere di Castello, tra i più veraci di Venezia.
Correvano gli anni ’80 quando Cesare Benelli creò il suo ristorante che nel tempo ha visto unirsi Diane, la sua compagna. L’idea era quella di proporre la cultura del vero cibo veneziano, senza un menu fisso ma utilizzando solo i prodotti disponibili freschi sul mercato: questa è ancora una caratteristica peculiare.
Così anche per la cantina si punta su una filosofia vicina alla terra, con una selezione di oltre 240 etichette, nazionali ed estere, con attenzione a naturali e biodinamici. Da pioniere della valorizzazione del territorio Cesare ha aderito con altri ristoratori al progetto Osti in Orto di cui parlammo qui.
Nel menu si trovano allora primizie lagunari coltivate da piccoli produttori, come pure il pescato locale. Immancabile quindi un antipasto come il bollito di mare in cui pesci, molluschi e crostacei dell’Adriatico sono succulenti protagonisti.
Abbiamo gustato con gioia l’ormai raro risotto coe seccoe: si tratta di piccoli tagli di carne che il macellaio ricava dalle vertebre e dalle ossa di tagli nobili che un tempo si portavano casa per la famiglia. Al risotto, preparato con brodo di carne, viene poi aggiunto del Teroldego che dona corpo e acidità.
Difficile scegliere tra i secondi, tutti golosi, perciò rimaniamo su un classico fritto di paranza, croccante e abbondante.
Il servizio è attento e veloce. Lasciate uno spazio alla fine, perché i dolci di Diane, come ad esempio la cheesecake con ricotta di bufala, vi daranno un’enorme soddisfazione.
Ristorante Al Covo
Campiello de la pescheria 3968
Venezia
tel. 041 5223812