Quello di oggi è di Massimo Gramellini, che su La Stampa interviene con una considerazione sul senso del Natale. “Che senso ha camuffare il Natale da festa dell’inverno? - scrive - Perché la visita di un vescovo a una scuola multietnica di Sassari viene bocciata dal consiglio degli insegnanti con la solita, stucchevole e irritante storia del “rispetto di tutte le sensibilità”?. Sulla vicenda aleggia un gigantesco equivoco che porta a confondere la religione con l’identità (…) Chi approda in Italia per migliorarsi la vita può confessare la religione che gli garba (…) Ma se le nostre usanze lo irritano, si faccia in modo di spiegargliele. Se si rinuncia a farlo per compiacerlo, non si diventa più accoglienti. Soltanto più vili”.