Scoppia la querelle tra Roma e Madrid sui “ristoranti della Mafia”. A lanciare l’amo il deputato catanese del gruppo misto Claudio Fava (con una tragica storia personale legata alla mafia n.d.r), che con un’interrogazione parlamentare ha richiesto l’intervento delle autorità madrilene per far chiudere, o costringere almeno a cambiare nome, la catena spagnola di ristoranti con il nome allusivo “La Mafia”. Un gesto che però non ha avuto l’esito sperato: le autorità di Madrid, infatti, hanno risposto picche ritenendo che “La parola Mafia è ormai talmente diffusa nel mondo da non rimandare più automaticamente all’organizzazione criminale siciliana, bensì a qualsiasi gruppo malavitoso che agisca con le stesse modalità. (Ma cosa c'entra la cucina allora? Ndr)