"Voglio una vigna tutta mia da curare, da cui produrre il mio vino che mi rappresenti, capace di raccontare nei calici il mio profondo legame con questa terra e soprattutto con mio nonno Pippo".
Determinata, meglio cocciuta, Ludovica Lombardo, 19 anni di Catania, non ha avuto dubbi quando alla fatidica domanda per i suoi 18 anni di mamma Maria Grazia e di papà Domenico, le chiesero cosa avesse voluto per questo importante traguardo che taglia il nastro dell'età adulta. C'è chi chiede la macchina, chi il ritocchino estetico o un viaggio esotico, ma Ludovica ha chiesto di avere un vigneto da curare per stare sempre connessa alla persona più importante della sua vita che le ha insegnato a credere nei propri sogni e a perseguirli, a fare della parola come "rispetto" ed "autenticità", fari nella notte.
Alta, bruna, grandi occhi neri, Ludovica, ha lasciato presto la casa dei genitori per andare a studiare a Londra.
"Studiavo e lavoravo - racconta -
Il che mi ha permesso di migliorare la conoscenza della lingua. Successivamente ho continuato gli studi alla Brunel University ad Uxbridge, in International Business, ma appena potevo ritornavo a casa dai miei, da mio nonno Pippo che mi aspettava per raccontarmi le sue storie di e con la vigna".
È
mamma Maria Grazia Turrisi che con il
marito Domenico danno vita al sogno di papà
Giuseppe di creare l'azienda
"La Contea" nei vigneti di famiglia in contrada Santa Venera, a Mascali, in provincia di Catania a circa 400-450 metri di altezza sul livello del mare. Ed è qui che la piccola Ludovica inizia, in braccio al nonno, a guidare il trattore.
"Ero davvero un maschiaccio - dice ridendo -
non sono cresciuta proprio a Barbie e pettinature ma il nonno mi portava in giro per la sua campagna facendomi conoscere zolle di terra, uve ma soprattutto - e qui lo sguardo s'illumina -
mi dava quelli che lui chiamava appunti”. Per ogni cosa.
"Ma soprattutto - continua Ludovica -
mi ha insegnato come si deve stare al mondo. Come bisogna trattare la terra e le persone e la parola era sempre la stessa: rispetto".
L'azienda bio di famiglia è per Ludovica il campo da gioco, la palestra di vita.
"E così quando l'anno scorso ho fatto 18 anni, mi è venuto del tutto naturale chiedere in regalo una vigna - racconta -
che mi permettesse di mantenere anche nel fare vino quel legame mai interrotto con mio nonno morto alcuni fa. Un modo per sentirmelo più vicino, per continuare ancora a respirare quell'allegria che riusciva a trasmettere quando riuniva tutti attorno alla tavola con una bottiglia di vino e piatti di pasta fresca per festeggiare la fine della vendemmia”.
Quattro gli ettari di vigna che i genitori le regalano in una delle zone più vocate dell'Etna, a
Passopisciaro, una delle sette frazioni di Castiglione di Sicilia, laddove Andrea Franchetti, il geniale produttore di Tenuta di Trinoro, in Toscana, decise di investire riconoscendone il potenziale.
"La Contrada" è il nome dell'azienda di Ludovica Lombardo dove ha trovato il tesoro raro e prezioso di vigneti prefilossera, di età centenaria.
Il "cuore" di "La Contrada" sono i
vitigni autoctoni di nerello mascalese, nerello cappuccio, carricante, catarratto lucido e anche di
minnella.
Quest'anno Ludovica debutta con la sua prima bottiglia,
"La Giustizia" dedicata alla carta simbolo di virtù e onore dei tarocchi, altra sua grande passione.
"Si tratta di un rosato di uve 50% di nerello mascalese e la restante parte di nerello cappuccio - spiega Ludovica emozionata -
che presenterò alla 15esima edizione di Contrade dell'Etna che si terrà dal 13 al 14 aprile. E sarà il mio debutto ufficiale". Anzi, l'avvio di quella che Ludovica chiama con la freschezza dei suoi anni,
"l'ennesima avventura".
La Contrada
Via S. D’Acquisto 1
Passopisciaro (CT)
tel. 379 1056665