A Sassello, borgo del Savonese del XVII secolo al confine con il Piemonte, sito all’interno del Parco del Beigua - il più vasto parco naturale regionale della Liguria - domenica 8 settembre si celebra la festa dell’Amaretto, iconica e identitaria specialità dolciaria a base di mandorle dolci e amare, albume e zucchero. E, accanto agli stand dei produttori locali, ci sarà anche uno stand davanti al Comune dove gli amaretti verranno fatti e cotti sul momento.
La tradizionale produzione degli amaretti di Sassello, oggi conosciuti e apprezzati in tutta Italia, ha origine nel 1850 per mano dei coniugi Rossi, che iniziarono a produrli a mano e a conservarli in barattolo. L’esigenza nacque dal fatto che in quell’epoca, gli abitanti di Liguria e Piemonte usassero piantare alberi di mandorlo in giardino, e che l'accresciuta produzione di mandorle abbia portato alla necessità di trovare un metodo per impiegarle. Solo successivamente venne adottato l'uso di incartarli uno per uno, che rese possibile una produzione e commercializzazione più estesa. E infatti, pochi anni dopo, proprio il figlio dei coniugi Rossi, Pietro, ne iniziò la produzione industriale registrando il famoso marchio Virginia, premiato in occasione delle Colombiadi del 1892 a Genova e poi con la medaglia d'oro e onorificenza speciale ricevute a Parigi nel 1911.
Nostro punto di riferimento sul territorio, è invece Amaretti Giacobbe - loc. Pianferioso, 62, tel. 019724860 -, fondata nel 1955 e che oggi continua a produrli e a incartarli a mano, selezionando materie prime di assoluta qualità. I loro amaretti con la carta che riporta una bambina in costume sono veramente qualcosa di felice e candido, di morbido ed equilibrato. Decine le tipologie prodotte accanto a quelli classici: citiamo quelli al chinotto di Savona, alla castagna, alla ciliegia, alla nocciola, con uvetta e pinoli, e anche allo zafferano.
Da provare anche quelli realizzati dal Bar Gelateria Gina - via Gerolamo Badano, 38 -, dove ci sarà l’occasione per gustare anche il loro ottimo gelato artigianale. Tra i gusti top il fiordilatte, il nero-nero, la crema, poi il gusto alla lavanda, e arancia e zenzero.
E quelli dell’Antica Pasticceria Jole - loc. Aicardi, 9/b - iscritta nel 2020 nel registro delle aziende storiche d’Italia con più di 100 anni di attività. Qui troverete, oltre ai celebri cioccolatini dal cuore morbido, i tradizionali amaretti del Sassello preparati secondo la ricetta di famiglia.
Questo borgo rivela, però, altre due soste golose imperdibili: la Salumeria Giacobbe - piazza G. Rolla, 7 -, boutique del gusto del nostro Golosario, ricca di cose buone. Ma sono quelle di produzione propria la vera attrattiva: dalla testa in cassetta sia nella versione classica sia arricchita con mela, pinoli e spezie, agrumi freschi (ottimo con le arance Pernambucco, di cui utilizza la scorza) e il famoso Chinotto di Savona, al salame crudo; dalla bresaola realizzata con la carne di fassone piemontese di piccoli allevatori di fiducia al prosciutto cotto 'alla maniera ligure’. E quindi L’Artigiana del Fungo - loc. Aicardi, 9 -, fondata dalla famiglia Rossi, proprietaria dell’Antica Pasticceria Jole. Fiore all’occhiello sono i vasetti di funghi sott’olio, dopo adeguata cottura e arricchiti con rosmarino e alloro freschi, chiodi di garofano e pepe in grani, e i funghi secchi di prima scelta nei loro sacchetti trasparenti. Le tipologie proposte sono porcini, chiodini, di muschio, sanguini, e misti. Immancabili le conserve con materie prime piemontesi: dai peperoni e peperoncini (anche farciti) ai tradizionali antipasti di verdure.
Sassello è facilmente raggiungibile da Acqui Terme (Al) tramite Strada Provinciale 334, oppure dall’uscita Varazze della A10.