Da un recente studio è emerso che fare l’albero di Natale in anticipo, rispetto alla tradizionale data dell’8 dicembre, rende più felici. Ma al di là dell’immagine estetica, l’abete che decoriamo di tutto punto nelle nostre case nasconde origini e significati derivanti da tempi lontanissimi.
Sembra infatti che le origini dell’albero di Natale siano pagane, addirittura risalenti ai riti dei Druidi, sacerdoti celtici, che usavano l’abete come simbolo di lunga vita in quanto, nonostante le settimane di buio dovute alla latitudine, questo rimaneva sempre verde e in vita, sopravvivendo anche al freddo più intenso. È certo anche che i connotati legati alla religione arrivarono con l’avvento del Cristianesimo, dove l’abete assunse significato biblico: l’albero posto al centro del giardino dell’Eden sarebbe stato il punto il riunione del popolo che, qui, avrebbe ritrovato il perdono.
Ma la prima vera apparizione documentata è del 1441 a Tallin, in Estonia, dove venne eretto un grande abete al centro della piazza principale, attorno al quale i cittadini erano soliti cantare e ballare. Non sono mancate poi le dispute successive su chi prima avesse esposto nella propria piazza cittadina questo sempreverde: tra queste si contendono ancora il titolo Riga, in Lettonia, e Brema, in Germania.