Festeggia il primo anno di attività in questi giorni. Un traguardo che, certo, non ha l’importanza di chi opera da generazioni, ma che in una città come Milano, dove i locali aprono e chiudono alla velocità della luce, dice di un percorso che, sin dagli esordi, si è segnalato per la sua unicità, e che, a dodici mesi dal via, sta procedendo nel migliore dei modi.
Stiamo parlando di Alchimia (viale Premuda 34 - tel. 0282870704) lounge bar e ristorante, che vi accoglie con le sue sale eleganti, ricavate con ristrutturazione sapiente, dagli spazi che, un tempo, ospitavano la celeberrima enoteca Gaboardi Pogliani, ed è aperto 7 giorni su 7 (e questo, va sottolineato, nel capoluogo lombardo, fa del locale una vera mosca bianca, in particolare tra gli indirizzi di maggior prestigio, le cui saracinesche, soprattutto nei fine settimana, sono tristemente abbassate).
Tre i moschettieri di questa avventura, Alberto Tasinato, che mette in campo, tra i tavoli e nel rapporto con la clientela, la sua formidabile professionalità, conquistata, prima di mettersi in gioco qui, con anni di lavoro in locali di caratura internazionale, Valerio Trentani, che si divide tra bancone del lounge bar e sala del ristorante, forte delle sue competenze da manager di sala e da “mago” della mixologia e Davide Puleio, che è cuoco di notevole esperienza e talento, che guida con mano sicura lo staff che opera ai fornelli.
In un ambiente in cui ci si sente subito a casa, grazie all’eleganza non sopra le righe di travi e archi in mattoni rossi, parquet a terra, tavoli in legno massello senza tovaglie. Comodamente seduti su divanetti e poltroncine, da un menu che propone piatti che allo stesso tempo sono di cucina tradizionale e contemporanea, dopo gli appetizer che saranno serviti come goloso benvenuto quando vi verranno portati in tavola pane e grissini di formidabile bontà, e con vini della fornitissima cantina, potrete iniziare con ciambella alla carbonara con granella di guanciale e “finti straccetti di manzo” (peperoni) pesto di rucola e Parmigiano Reggiano 30 mesi. Poi, riso, con risotto Milano – Roma (risotto alla milanese con coda alla vaccinara), piatto che vale il viaggio, o pasta, con leccorniosi pennoni di Gragnano ‘nduja burrata e gamberi rossi di Mazara.
Di secondo, cotoletta di vitello alla milanese con purea di patate ratte, o rombo arrosto agretti pioppini e salsa saporita all’uva pizzutella.
Dolce finale con tiramisù l’Alchimia, Dedicato a te – fragoline di bosco rosa cioccolato bianco e yogurt o morbido al pistacchio spuma di ricotta gelato all’olio extravergine di oliva e pane.
“Buona la prima!” annata di lavoro, faranno strada!