Overdose di pesticidi nelle acque italiane, con due campioni su tre contaminati. E’ il dato emerso dall’ultimo Rapporto nazionale pesticidi nelle acque elaborato dall’ Ispra, che ha rilevato nelle acque 224 sostanze diverse, un numero sensibilmente maggiore rispetto agli anni passati. Tra le sostanze più diffuse i neonicotinoidi e il glifosato, già al centro delle polemiche perché ritenuto cancerogeno. Ma quali sono le regioni peggiori? In testa Umbria e Toscana, seguite dalle altre del Nord Italia. Ma mancano i dati relativi alle regioni del Sud. (La Repubblica) @ Rischiava l’estinzione, ma ora rivive nel Parco del Ticino. Su La Stampa di oggi Simona Marchetti riporta la storia dello storione italiano, la specie autoctona che oggi, dopo anni difficili, fa concorrenza a quella russa grazie all’allevamento Storione Ticino di Cassolnovo, dove "Ci sono più storioni che in tutto il Mar Caspio". @ Dallo storione al pangasio, il pesce d’acqua dolce originario del Asia molto utilizzato per via del prezzo irrisorio, ma finito al centro di numerose polemiche per la sua possibile tossicità. A mettere in luce le sue scarse proprietà nutrizionali era stato uno studio dell’Inran, che aveva sollevato numerosi dubbi sulla provenienza da acque contaminate e non controllate. (QN) @ “Nella galleria San Babila il Gin Rosa ammalia i milanesi e i turisti”. Parola di Paolo Galliani, che su ilGiorno racconta la storia del locale storico di Milano che stregò anche Corinne Clery. @ E' Rosario Fiorello con la sua "Edicola Fiore" il vincitore della ventesima edizione del premio E' Giornalismo. Lo showman ritirerà il premio quest'oggi, a Milano, dalla giuria presieduta dall'imprenditore Giancarlo Aneri. @ Ma un riconoscimento particolare è stato consegnato anche al Presidente dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio Enrico Lupi, che in occasione della Mediterranean Diet Conference di Barcellona ha ricevuto il Premio Dieta Mediterranea. Tra le motivazioni: “L’impegno profuso nella divulgazione dei valori alla base di questo stile di vita oltre che alimentare, nell'incremento della consapevolezza di come il combinare alimenti in un certo modo possa condurre a una vita sana e altresì nel riconoscimento di un vero e proprio valore economico alla Dieta Mediterranea che può tradursi in maggiori opportunità occupazionali, produttive e turistiche".