Allarmismo carni, tra numeri e rassicurazioni

28.10.2015

Continuano le polemiche legate al consumo di carne. Agli allarmismi di ieri fanno seguito, oggi, gli annunci sul possibile calo di consumi e di conseguenza di perdita di posti di lavoro (la Coldiretti stima 180mila posti a rischio), anche se in realtà è troppo presto per compilare eventuali perdite. Il Giornale dedica un ampio articolo ai prodotti “alternativi” che ci guadagnano dagli allarmi alimentari e cita una salamella di grano a 32 euro al chilo. Ieri sul tema è anche intervenuto il ministro Lorenzin che su QN invita a non alzare i toni, rassicura i consumatori: "In Italia abbiamo un sistema di lavorazione delle carni di altissimo livello di qualità” e spiega che non bisogna generalizzare ma esaminare il documento dell’Oms nelle sue varie componenti (ad esempio l’attenzione rivolta ai conservanti). E aggiunge: “Basta rispettare la dieta mediterranea”. Ma per capire il clima reale, al di là dei titoli dei giornali, è utile l’analisi compiuta dal gruppo Catchy per La Stampa, su un campione di 13mila tweet scritti ieri tra le 9.55 e le 16.00 in realtà la tendenza è a ridimensionare la notizia e i tweet ironici battono quelli allarmistici (infatti sono pochissimi gli hashtag collegati a cancro o tumore). @ E a proposito di cibo e salute, Il Giornale di oggi intervista Giovanni Allegro chef del progetto Salute Donna Onlus che spiega l’importanza preventiva dell’alimentazione, puntando su cereali integrali, legumi, semi oleosi, spezie, frutta e tanta verdura. “Mangiare sano - dice - è più semplice e facile di quanto si possa credere”.

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