“Il mercato non speculi sul cibo”. E’ iniziato con queste parole l’appello lanciato da Papa Francesco in occasione dell’ultima Conferenza della Fao contro la fame nel mondo. L’allarme del Pontefice, secondo cui “Madre Terra non è Dio e, se trascurata, non ci perdonerà”, ha riguardato principalmente uno sfruttamento sostenibile del Pianeta e si è rivolto a quella società globale in cui “c’è cibo per tutti, ma non tutti possono mangiare”. Nel suo discorso, Papa Francesco ha puntato anche l’indice contro il mercato, la cui brama di guadagno ostacolerebbe la lotta contro la fame riducendo il cibo a una merce qualunque, soggetta anche a speculazione finanziaria. (La Stampa) @ In questo scenario si colloca anche il parziale dietro front del Governo sulla questione dell’emergenza alimentare. Dopo l’annuncio della sospensione a livello nazionale dei fondi per il cibo, il ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina ha infatti confermato l’attenzione di Roma all’emergenza alimentare, assicurando, in un'intervista su Avvenire, che ieri aveva sollevato il caso, che ”Già lunedì è in programma un tavolo con gli enti caritativi. Per i poveri altri 5milioni di euro saranno erogati direttamente dalle casse dell’Agricoltura”. @ Intanto, sul tema del cibo interviene Paolo Massobrio, che sempre su Avvenire di oggi mette in evidenza un paradosso tutto italiano: mentre l’ultimo anno ha visto esplodere nelle librerie il numero dei volumi dedicati alla cucina, nel nostro Paese rimane altissimo il numero di persone - in tutto 6 milioni - che hanno accesso insufficiente al cibo. “Il vero gusto - sottolinea Massobrio - è quello dei volontari". E invita tutti al gesto della Colletta Alimentare in programma il prossimo 29 novembre.