Senza panettone non è Natale. E proprio per onorare la festa più importante dell’anno, sono tanti gli italiani disposti a spendere qualche euro in più per portare in tavola un panettone artigianale fatto a regola d’arte. Per questo il Golosario vuole suggerire qualche nome, tra quelli assaggiati fino a oggi, dei migliori panettoni del 2023.
Al primo posto mettiamo il panettone della Pasticceria Calciano di Tricarico (MT), uno dei luoghi cult del Natale di Paolo Massobrio che è stato anche premiato nel 2022 da IlGolosario. È realizzato con lievito madre e prevede tre fasi di lavorazione dell’impasto che garantiscono una corretta fermentazione della durata di venti ore circa, prima della cottura. Oltre al classico, i fratelli Calciano producono quello al cioccolato, pistacchio e fragoline di bosco, pera e cioccolato, integrale ai lamponi, pesca e albicocca, pesca e Aglianico. Originale è poi il Panvasotto, una pasta di panettone cotta in vasocottura che rimane più umido e morbido e si conserva per un anno.
Al secondo quello della Pasticceria Rocco Scutellà di Delianuova (RC) che, giunta alla quarta generazione della stessa gestione familiare, è famosa per il prodotto con cui è nata l’attività, ovvero il torrone mandorlato preparato con mandorle di Avola e miele d’arancio e oggi proposto anche nella versione al cioccolato, ma realizza pure dei superbi panettoni, tra i quali il Pan del Brigante, un dolce a lievitazione naturale di ben 48 ore, farcito con uvetta sultanina ammorbidita con una bagna di Greco di Bianco (prodotto in Calabria).
Poi il Panettone Baj, il più antico di Milano e quindi il più antico d’Italia. È prodotto con pochi e semplici ingredienti come farina, burro, uova, latte, canditi, uvette e con l’antica lavorazione milanese dei tre impasti. È la novità di quest'anno, che rappresenta un gradito ritorno sulla scena nazionale dopo un oblio di durato quasi un secolo, che ha riscosso un grande successo a Golosaria Milano. A questo LINK dove trovarlo.
Restando in Lombardia ci spostiamo nel Bresciano, a Offlaga, dove troviamo Bruno Andreoletti, classe 1987 e allievo di Iginio Massari, che realizza il Dolce di San Faustino o Dolce di Sant’Imerio in onore del patrono del paese, un piccolo panettone con le albicocche e i cubetti di arancia canditi e l’olio extravergine biologico del Garda. Assai meritevole anche il panettone nella variante al cioccolato.
Spostandoci in Piemonte è d’obbligo citare la Veneziana della Pasticceria del Viale di Biella, dalla pasta soffice e profumata e ricoperta da una meravigliosa glassa di zucchero. Quindi il panettone artigianale realizzato da Chiara Soban della Gelateria Soban di Valenza (Al), con 40 ore di lievitazione, da gustare anche con una delle sue creme spalmabili (classica, gianduia e pistacchio) e nelle varianti arancia e fondente, pera e cioccolato, limone cioccolato bianco e rosmarino.
E poi il panettone artigianale tradizionale “fatto con amore” da Fabio Albertoni, realizzato con pasta madre fresca nel laboratorio di Scopello (Vc), dove sperimenta e produce pane a lievitazione naturale oltre a dilettarsi con la fermentazione della frutta.
Da non perdere, infine, il panettone calabrese dell’Antica Salumeria Mazzuca di Amantea (Cs), realtà creata nel 1936 da Alfonso Mazzuca, nonno dell’attuale e omonimo proprietario, che da qualche anno si è distinta anche per la produzione dolciaria. È uno dei migliori panettoni dei nostri primi assaggi. Wow!