L'Alto Adige è un ecosistema raccolto che riesce, però, in un raggio ristretto di chilometri, a mettere in gioco un'ampia varietà di terreni e paesaggi vitivinicoli diversi. Passiamo infatti da un'altitudine di 200 metri ad oltre mille, cambia l'esposizione, il clima e la formazione geologica sottostante. Si spazia dal porfido vulcanico alla roccia metamorfica di quarzo e mica, dal terreno calcareo o dolomitico alle marne. Muta anche il paesaggio umano: la storia dell'AltoAdige è quella di piccoli produttori, sparsi in diversi masi, che per poter sopravvivere hanno dato vita - in molti casi - a uno dei più interessanti esperimenti cooperativi d'Europa. Oggi questa estrema parcellizzazione, un tempo considerata un difetto, è diventata potenzialità ben espressa anche dalla menzione “vigna”: attualmente ne sono riconosciute 40, con una superficie totale di circa 60 ettari.
Un ecosistema fragile che il Consorzio Tutela Vini dell’Alto Adige vuole preservare puntando sulla sostenibilità secondo un'Agenda articolata in cinque pillar con interventi che riguardano il suolo, i vigneti, il vino, il territorio e la società.
La sfida è quanto più possibile mantenere inalterata questa biodiversità che è anzitutto una ricchezza di vini e vitigni, dove il Gewürztraminer rappresenta una storia a sé stante, in cui terreno e tempo si intrecciano perché - possiamo anticiparlo subito - stiamo parlando di un vino che ha bisogno del suo tempo, per raggiungere un equilibrio che pochi altri possono vantare.
Eccolo raccontato attraverso sei grandi assaggi:
Si tratta di una cuvèe delle annate 2018 e 2019. Al naso spiccano le note di miele e di rosa caramellata, accompagnate da un piacevole sentore agrumato. In bocca c'è equilibrio, sempre con una buona sapidità che insieme all'acidità tagliente riesce a dare una bella complessità.
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Rappresenta per certi versi il vino che ci aspetteremmo di trovare quando pensiamo a questo vitigno, con un naso aromatico e floreale. In bocca ha già equilibrio, la giusta sapidità ma - lo sappiamo - può ancora andare oltre.
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C'è una vecchia battuta che etichetta il Gewürztraminer come "vino da donne". Vero, perché le donne hanno da sempre un'innata capacità nel riconoscere le stoffe migliori. E il Gewürztraminer, quando è un grande Gewürztraminer, rappresenta appieno il significato di stoffa riferita al vino. Se è per questo, allora sì - confermiamo - è un vino da donne.
(Foto di apertura di Tiberio Sorvillo / Consorzio Tutela Vini Alto Adige)