“Il Cicchetto” di Asti è la creatura originale di Franco Cavallero, vulcanico imprenditore piemontese, proprietario dell’azienda vinicola Sant’Agata di Scurzolengo, e ideatore (con brevetto) del Gin Agricolo. E' un unico spazio dove ha voluto convogliare le sue passioni e le sue professionalità.
L’originalità de Il Cicchetto è infatti quella di essere un ristorante/enoteca/cocktail bar, un luogo, come dice lui, “dove si viene per condividere esperienze”. Oggi è gestito dalla giovane figlia Altea, e vede la collaborazione anche della seconda delle tre figlie di Franco, Ginevra.
Ci troviamo in una piazzetta pedonale del
centro storico cittadino, con almeno quattro altri locali che rendono vivace questo piccolo distretto del tempo libero; in un angolo della medesima, fanno capolino i tavolini esterni “open air” e il bel dehors coperto. Varcato, invece, l’uscio del locale, ecco la sala bar/cocktail con il
fornitissimo bancone di legno: qui, la possibilità di degustare dal classico aperitivo all’italiana agli intramontabili drink internazionali, da bottiglie celebri e premiate a prodotti di nicchia e sorprendenti.
Questo spazio, oltre ad offrire i Gin di casa Cavallero, è anche ricerca: 50 gin da tutto il mondo, 20 tipi di Acqua Tonica, birre artigianali di microbirrifici italiani e stranieri,
più di 300 etichette di vini nazionali, selezionati per l'ottimo rapporto prezzo/qualità. Al pari dei salumi, formaggi, pasta, sughi, carni, marmellate, sali e spezie presenti in enoteca, frutto di esperienze dirette tra i più importanti selezionatori di ogni settore.
Il bel colore delle pareti a bande giallorosse, caratterizza anche la sala del ristorante, adiacente. Lo diciamo subito: la
cucina, molto ispirata, sorprende per gusto, equilibrio ed esecuzione nel piatto, in un perfetto
mix tra tradizione e innovazione. Così come la carta dei vini, con una proposta ragionata e di alto profilo, e un elevato numero di referenze davvero interessanti. Il servizio è cortese e professionale, anche se un po’ disattento nel finale, quando rimaniamo gli ultimi commensali in sala e dobbiamo sbracciarci per avere attenzione.
Tra gli antipasti, il Flanbur, flan di topinambur con fonduta leggera alla robiola di Roccaverano e porri fritti (€ 10), l’ottimo
“L’ovetto”, uovo pochè con fonduta al Raschera, salsiccia di Bra e pasta kataifi (€ 10),
“Sua Maestà la Fassona” (€ 11), battuta al coltello di Fassona piemontese con bavarese al parmigiano, filamenti di sedano e glassa al Ruchè.
Tra i primi, standing ovation per
“Il Connubio” (€ 14),
ravioloni delicati di pasta fresca ripieni di zucca con ragù bianco di salsiccia, fonduta al parmigiano e porri fritti di Cervere. Un trionfo di sapori e di equilibri.
Al pari de
“Il Quasi Carbonaro”, gnocchi fatti in casa con broccoli, guanciale crunchy e crema all’uovo (€ 14).
Ci sono anche i tradizionali agnolotti gobbi piemontesi ai tre arrosti (€ 11), il “Profumo di Bosco” (€ 13), tagliolini fatti in casa ai funghi, prezzemolo liquido e chips di Parmigiano, e l’originale “O’ Schiaffone”, paccheri al nero di seppia con totani, bietole vongole salicornia.
Tra i secondi, assai gustoso e saporito, il piatto
“Viaggio a Bordeaux” (€ 19),
bavetta di fassona piemontese, salsa al vermouth “Franco Cavallero”, senape e pepe verde.
Quindi le altre proposte in carta: guanciotto di vitello cotto come un brasato nel Ruchè di Cantine Sant’Agata, con crema di patate (€ 16), la tagliata di diaframma di fassona piemontese cotta alla piastra (€ 15), quindi Ribs Iberiche (€ 15) di maialino iberico all’orientale con carote arrosto e salsa chimicurry (€ 15).
Si chiude un’esperienza decisamente positiva con il tradizionale
Tiramisù (€ 6), il cremoso al pistacchio (€ 6), il “Rocciomela”, un crumble caldo alle mele con noci pecan e cannella, servito con crema inglese; e infine, “L’Immancabile”, tortino al cioccolato dal cuore morbido con salsa al cioccolato bianco e lamponi. E “Immancabile” sarà anche una seconda piacevole sosta a Il Cicchetto.
IL CICCHETTO - Vino e Cibo
Asti
via Garetti 11
tel. 0141 320225
franco.cavallero@gmail.com