Questa settimana su Avvenire Paolo Massobrio racconta della sua sosta in un ristorante di Arese, Il Piccolo Principe.
Quella sera il suo era l'unico tavolo e lo chef Gianluca Fattor, attardatosi a chiacchierare con lui, a un certo punto viene richiamato dalla moglie Simona che gli ricorda di preparare un piatto di pasta. Quella pasta era per un indigente che tutte le sere passa dal ristorante per mangiare qualcosa e Gianluca gliela cucina proprio come farebbe per qualsiasi altro cliente.
I due anni di pandemia hanno messo in evidenza che l'attività della ristorazione è funzionale a un rapporto vitale con le persone e che ogni attività commerciale che accende le luci in un paese è molto più di una partita iva, è un presidio umano che la politica è chiamata a tutelare.
Occorre farci una riflessione.
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