«Se vent’anni fa la salvaguardia dell’ambiente si sussurrava, oggi è diventata una necessità.Abbiamo una precisa responsabilità nei confronti di tutte quelle generazioni che verranno dopo di noi ed è il testamento etico che mio padre concretizzò sin dal 1997 nella tenuta di Santa Cristina Gela»
La contessa Dominique Desforges Marzotto, l'attuale presidente della prestigiosa maison Baglio di Pianetto che il padre, il conte Paolo innamorato fin da bambino della Sicilia, acquistò, fa la spola tra la Francia e la terra che ha imparato ad amare.
Il ricordo del suo primo incontro con la Sicilia lo porta ancora con sé, nel senso più stretto del termine: sono degli orecchini di antica e pregiata fattura orafa che indossa anche oggi.
«Me li regalò mia madre Florence la prima volta che venni qui – racconta Dominique Marzotto, che oggi è delegata nazionale dell' Associazione Donne del Vino – e decidemmo che saremmo diventati siciliani e cittadini di Santa Cristina Gela. Era l’estate del 1999, e da lì a poco avrei festeggiato 40 anni e quel giorno mia madre portò me e mia sorella Veronica in giro per i negozietti di Piana degli Albanesi, che ci conquistarono immediatamente».
la contessa Dominique Desforges MarzottoUn ricordo che le illumina lo sguardo azzurro, mentre gli ultimi bagliori di un caldo pomeriggio di ottobre inondano di luci e di sfumature un paesaggio che sembra emergere da un dipinto di Monet.
Dalla luminosa ed elegante sala dell’Agrirelais che ospita camere di charme, si gode la vista di una Sicilia che non ti aspetti : una piccola "Svizzera" ad appena 20 minuti da Palermo. L’ampia vallata, a forma di anfiteatro naturale, è puntellata di alberi da frutto e ulivi secolari che si specchiano nelle acque di un piccolo lago che serve a potenziare la maturazione di alcune uve, e i frutti dell’orto utile al ristorante del relais. Qui l’aria profuma di spezie aromatiche e delle migliaia di rose che si perdono a vista d’occhio lungo i filari di viti.
Siamo nel cuore di uno scrigno di biodiversità che il
conte Paolo Marzotto, pioniere nell’Isola di una sfida green oggi all’avanguardia, ha voluto declinare nei suoi
vini biologici.
il conte Paolo MarzottoDa sempre impegnata sul fronte dell’ecosostenibilità attraverso scelte agricole e produttive volute personalmente dal conte Paolo che, arrivato in Sicilia ha subito avuto le idee chiare su come piantare le radici della sua azienda, è organizzata in
due tenute, quella di
Santa Cristina Gela, dove c'è il cuore produttivo e l'altra, in contrada Baroni, sul versante est dell'Isola, a
Pachino.
Sui terreni ricchi di salicio, nella tenuta del comune di origine arbëreshe particolarmente drenanti e minerali, in un’area posta a circa 700 metri sul livello del mare, costantemente ventilata e sottoposta a elevate escursioni termiche, crescono insieme agli autoctoni tradizionali siciliani (l’insolia, il grillo ed il catarratto), vitigni internazionali classici come il merlot ed il cabernet sauvignon. Paolo Marzotto portò al debutto in Sicilia la raffinatezza di vitigni francesi, il viogner per i bianchi e il petit verdinot per i rossi. Una sfida e un sogno insieme.
Nell'altra Tenuta a Pachino, in provincia aretusea, a
Tenuta Baroni, in una zona vicino al mare e che gode del calore del sole, sui terreni di natura calcarea vengono coltivati il nero d’avola, il moscato, il frappato e il più mediterraneo dei vitigni francesi, il syrah.
Con le due tenute vent’anni fa il conte Paolo Marzotto suggellava la nascita del suo brand, che oggi con circa
110 ettari vitati in produzione e
750mila bottiglie, è presente in ben 24 Paesi.
Baglio di Pianetto è un brand che in questi anni ha consolidato la produzione con circa 110 ettari vitati. Dalla selezione in vigna, dove si è scelto di produrre cinquemila ceppi per ettaro, meno di due chili per pianta così da garantire una migliore qualità.
Baglio di Pianetto è una realtà che mette al primo posto, nel suo intero processo produttivo, il rispetto per l’ambiente e la tutela della biodiversità. Dall’impianto fotovoltaico di terza generazione da 256,6 Kwp per la produzione di elettricità che permette un considerevole abbattimento delle emissioni di CO2 e garantisce alla cantina un’indipendenza energetica del 70%, all’ utilizzo al cento per cento di fonti rinnovabili, fino alla costruzione di una cantina ad impatto zero che sfrutta i principi della geotermia, con circa 30 metri di profondità dove “riposa” la barricaia, il conte Paolo Marzotto, appassionato della mitica Targa Florio, ha fatto un investimento che resiste nel tempo, a dispetto di chi pensava che il suo interesse per la Sicilia fosse mordi e fuggi.
Progetti che sono diventati concreti grazie ai finanziamenti del Piano di Sviluppo Rurale. Per esempio, con la misura 11 "Agricoltura biologica" (più precisamente la sottomisura 11.1.1) l'azienda ha intrapreso il
percorso di conversione all’agricoltura biologica al fine di incrementare e mantenere un sistema di
produzione ecosostenibile che contribuisce al miglioramento della qualità del suolo, dell'acqua e dell'aria, alla mitigazione e all'adattamento ai cambiamenti climatici e al miglioramento della biodiversità. Questo grazie al non uso di prodotti chimici di sintesi per difesa e fertilizzazione, all'uso di fertilizzanti organici e al miglioramento della sostanza organica del suolo.
Con la sottomisura 11.2.1 si effettuano i pagamenti per il mantenimento dell'agricoltura biologica. Baglio di Pianetto basa la sua filosofia sui seguenti asset:
rispetto per l'ambiente attraverso l’adozione di accorgimenti che in ogni passaggio produttivo rispettino le risorse naturali e limitino le azioni meccaniche,
salvaguardia delle risorse idriche attraverso il recupero delle acque piovane in un bacino artificiale costruito a fondo valle nella Tenuta di Pianetto che vengono riutilizzate per l’irrigazione di soccorso delle vigne e messe a disposizione degli elicotteri della Protezione Civile per la lotta agli incendi boschivi. Ed ancora,
abbattimento della produzione di CO2 di 184.488 kg all’anno, grazie ad un processo produttivo a basse emissioni ed alto rendimento, rispetto della materia prima sfruttando la forza di gravità, perchè il processo produttivo per caduta limita al massimo l'uso di pompe rispettando l'integrità delle uve raccolte.
L'azienda Baglio di Pianetto è pronta a cogliere ulteriori possibilità che le permettano di continuare e migliorare questo percorso sostenibile, ancor di più in un periodo caratterizzato da elevata incertezza dovuta anche al cambiamento climatico.
"Ma è necessario – sottolineano dall'azienda – imprimere una decisa accelerazione nella crescita culturale nella gestione delle nostre vigne e, se sarà necessario, una svolta colturale".
Tre le direzioni complementari intraprese da Baglio di Pianetto: l'utilizzo di fonti rinnovabili e la coltivazione dei vigneti in regime biologico, essere continuamente con i piedi dentro la vigna per ascoltare i segnali della natura e il suo adattamento ai cambiamenti o alla disomogeneità delle annate e ancora il continuo confronto con le esperienze di altri produttori ed esperti che ci consentano una visione globale della questione.
"Vi è la necessità - chiosa Dominique Marzotto - di una visione di lungo periodo e una ampia partecipazione e coesione di tutto il comparto. È una sfida che non vinceremo da soli".