Non siamo soliti riprendere comunicati stampa, ma questa iniziativa la considero geniale e foriera di altre repliche, ad esempio a San Gimignano ce la vedrei bene, oppure in altri paesi che con il vino fanno massa critica: Grazzano Badoglio ci starebbe altrettanto bene, oppure Montegrosso.
E’ stata inaugurata lo scorso sabato, 19 giugno, la mostra fotografica dal titolo “Volti di Barbaresco”, esposizione en plein air con immagini in bianco e nero che circondano la suggestiva Torre medievale di Barbaresco e ritraggono 39 volti del Barbaresco Docg, ovvero i produttori che hanno reso grande nel mondo questo piccolo paese delle Langhe.
Il progetto, voluto dal
Comune di Barbaresco, è stato realizzato da
Max Rella, giornalista e fotografo di viaggi, enoturismo, vino e gastronomia, che con il suo lavoro ha dato un volto ai produttori, spesso sconosciuti nonostante la notorietà delle tante cantine della denominazione: una raccolta di
ritratti e personaggi all’opera mentre lavorano, nelle vigne o in cantina, che ridà ufficialmente il via alla stagione culturale della
Torre di Barbaresco e del
Museo Cavazza.
Le 39 immagini, stampate su
pvc adesivo polimerico plastificato in grado di resistere alcuni anni alle intemperie, sono accompagnate da altrettante piccole
immagini in B&N e da un testo in italiano e inglese riferito a ciascun produttore. Le targhette esplicative comprendono inoltre un
QR code che rimanda al sito di ogni singola cantina.
La mostra prosegue poi all’interno della Torre di Barbaresco negli spazi del
Museo Cavazza, ma con altre immagini degli stessi produttori proiettate a colori sulle pareti interne di pietra e mattoncini. Completa la rassegna la
raccolta di video pillole - sempre in bianco e nero - in cui ciascun produttore racconta in libertà
un’annata a Barbaresco: dalla più lontana alla più recente, dalla più favorevole alla più difficile; ma anche un’annata in cui è avvenuto un fatto bello e importante per la vita del produttore, come la nascita di un figlio, un matrimonio o addirittura la vittoria dell’Italia ai mondiali di calcio.
La visita alla Torre è libera e gratuita, tutti i giorni dalle 10 alle 24. Gli stessi orari valgono anche per la visita al Museo Cavazza, interno alla struttura, con ingresso di 5 € (ridotto 4 €).
Da mattina a sera è inoltre possibile approfittare del nuovo e panoramico
Bistrot della Torre, con
50 posti all’aperto: lo spazio ideale per degustare i piatti tipici, dai classici piemontesi alle selezioni di salumi e formaggi del territorio, oppure un calice di vino, scegliendo tra oltre cento etichette (Barbaresco in primis, Nebbioli o bollicine metodo classico di Alta Langa e Champagne). Tutte le informazioni su
www.torredibarbaresco.it