Un “balcone” con ampie vetrate sull’anfiteatro naturale dei cru di Barbaresco, e il Roero a far capolino all’orizzonte. È il nuovo punto di vista delle Langhe, o meglio la "Visione”, creata da un giovanissimo imprenditore genovese, Luca Orilia, che vanta già un curriculum professionale di tutto rispetto - da Villa Sparina di Gavi a Villa Crespi di Orta San Giulio, dal Miramare di Sanremo all'Archivolto di Ovada.
E, proprio dopo aver aperto la Cantina dell’Archivolto, spin-off del ristorante storico, il fiuto da imprenditore lo ha condotto qui in
frazione Tre Stelle di Barbaresco, dove ha creato un autentico gioiellino esperienziale da vivere in un doppio abito: indoor nell'
ampio salone di design dove fanno capolino nove tavoli rotondi con una mise en place elegante ed essenziale;
e outdoor, nell'area verde panoramica annessa alla struttura, dove consumare in assoluto relax e con una vista spettacolare, un aperitivo gourmet prima di un pasto o per prolungare sotto le stelle l'esperienza del ristorante, affidato allo
chef umbro Emanuele Bellomo.
La sua proposta è quella di una
cucina curata anche
nei dettagli, tecnica, che coniuga la tradizione con piacevoli contaminazioni extraterritoriali senza però colpire sempre nel segno; lo staff di sala è giovane, attento e molto professionale.
Si parte però con il segno meno per la proposta di
quattro amouse bouche che risultano piuttosto banali; è più la vista ad essere colpita con i quattro elementi di design sui quali vengono servite (parallelepipedi irregolari che raffigurano idealmente le vette delle colline di Barbaresco). Davvero ghiotti, invece, pane e grissini da loro realizzati con le farine del Mulino Marino.
Quindi, gli antipasti con la scelta tra quaglia ripiena di foie gras, fondo di zenzero e soia, bietola croccante (€ 24) accanto ad albese marinata con soia e miele di acacia, aioli allo zafferano, salsa al lime (€ 20), e uovo fondente di Mombarcaro, spuma al Reggiano 30 mesi, pepe del Sichuan (€ 16).
Tra i primi, ben realizzato il
risotto Carnaroli Riserva San Massimo al Castelmagno, animelle, fondo bruno, Orange zest (€ 22),
mentre risultano un pò duri nella pasta, i
tortelli ripieni di coniglio, crema di Reggiano 30 mesi, e asparagi (€ 20); c’è anche lo spaghetto burro acido e caviale di aringa affumicata (€ 20).
Molto ben riuscita tecnicamente e assai saporita, la
pancia di maialino, coste, sandwich di verza e maionese al rafano (€ 24);
si viaggerà (con il sorriso) per il mondo con il gustoso
polpo, ’nduja, mango e papaia (€ 26); e c’è anche l’anatra, finocchio, arancia candita (€ 22).
Si vola alto con i dolci grazie a uno straordinario
bunet, amaretto, rum (€ 10),
ma anche al
soffice di nocciola Piemonte IGP, spuma di zabaione (€ 10), e il limone, frolla e meringa (€ 12).
Ci sono anche
due menu guidati, la
“Certezza”, ovvero 5 portate della tradizione langarola a € 65, e
“Oltre”, 7 portate sul filo della sperimentazione a 80 euro.
La carta dei vini è abbastanza standardizzata, sebbene su livelli alti, mentre il conto finale è corretto. La location è favolosa, l’atmosfera anche, la cucina avrà tempo per raggiungere questi livelli.
Visione Restaurant&Living
Barbaresco (Cn)
fraz. Tre Stelle - strada Nicolini Basso, 34
tel. 328 134 0218