Oggi a Golosaria in Monferrato, non ci sarà. Ma ci sarà. Perché Valerio Sergiampietri, patron de L'Armanda di Castelnuovo Magra (Sp), è volato tra gli angeli, ma nei nostri cuori vive. Era un grande. L'amicizia nata in modo singolare. Battendo un record. Che lui considerava imbattibile. Le lattughe ripiene in brodo, il suo piatto top. Da quel giorno non ci siam mai più persi di vista.
A lui dedico un vino che gli sarebbe piaciuto. Della sua terra. Dell'altra Riviera, ma autentico come era lui. È il Pigato Albenganese Marené, dell'azienda agricola Bio Vio Giobatta Vio (tel. 018220776) di Albenga. Lo produce Giobatta Aimone Vio che ha recuperato costruzioni in abbandono istallando il suo "quartier generale" nelle zone più vocate dell'entroterra di Albenga, lungo quella dolce vallata che partendo da Bastia risale il corso dell'Arroscia. La scelta di non usare pesticidi, diserbanti e concimi chimici perché non fa parte della tradizione locale e perché considera il coltivare biologico non scelta tecnica o economica ma cultura.
Tra i vini, pregevoli Aimone, U Bastiò, Bacilò e Gigò, da uve Vermentino, Rossese e Granaccia, l'ultimo nato, il "Bon in da Bon" ("Buono davvero"), da uve di un cru particolare di Pigato, raccolte tardivamente e vinificate con le metodologie d'antàn. A noi però ha colpito Marené, e questo sommo Pigato dedichiamo a Sergiampietri. Giallo oro, ha naso elegante con note di macchia mediterranea, sentori di basilico e salvia, profumo di bergamotto, sorso di vibrante sapidità, piacevolmente fresco e armonico, persistenza. Un vino che avrebbe fatto matrimonio d'amore con le sue lattughe!