Bistecche sintetiche, psicologia animale e cibi tipici on-line

16.03.2015

Bistecche sintetiche in laboratorio e uova vegetali. Non sono le scene di un film di fantascienza, ma la nuova frontiera del cibo (nonché business dei magnati del web). A rispolverare la questione, una fondazione israeliana che ha annunciato di voler preparare un petto di pollo uscito da una provetta. E mentre Bill Gates investe sul pollo ricavato dalle piante e Sergey Brin sulla fettina artificiale, il “menu del futuro” non sembra convincere per niente i palati della gente comune (lo sara mai? n.d.r) (Repubblica) @ Dalla carne artificiale alla “rivoluzione delle stalle” basata sulla psicologia animale. L’equazione è semplice: animali felici = cibo migliore. Ad applicarla alcuni allevatori delle nostre campagne, convinti che mucche e galline con più spazio per brucare e razzolare diano anche carne più sana. Come Mauro Oliviero, che a Fossano (Cuneo) ha allargato i box delle sue mucche togliendo dalla loro alimentazione soia, integratori e farmaci. (Repubblica) @ “I nostri prodotti sono italiani e sui controlli nessuno ci batte”. Così l’amministratore delegato di McDonald’s Italia in risposta alle critiche nate a seguito della partecipazione della multinazionale ad Expo come main sponsor. E poi “Le polemiche su Expo? Sono solo roba da Cgil del cibo” (IlGiornale) @ I cibi tipici in città arrivano on-line. La nuova tendenza, la cui piazza principale oggi è Milano, si chiama e-grocery e permette di acquistare online prodotti locali altrimenti introvabili. Al momento le imprese attive in questo settore sono solo una nicchia e non superano il 4%, ma c’è già chi è pronto a scommettere su numeri in crescita. (ilGiornale) @ 1milione di piante malate per colpa della Xylella, il batterio che uccide gli ulivi. Portato in Italia con le piante ornamentali della Costa Rica o, forse, dagli scienziati, adesso diventa un caso giudiziario grazie a un’inchiesta che cerca di chiarire origine e cause dell’epidemia. (Corriere della Sera) @ Napoli - Manhattan solo andata. Questo il biglietto acquistato da Rosario Procino, l’imprenditore napoletano che ha portato la pizza nella Grande Mela. La sua pizzeria, Ribalta, comprende 90 coperti, 25 tipi di pizza, tre forni a legna e due pizzaioli che non solo la preparano, ma insegnano anche a farla. (Repubblica) @ Dalla Capitale arriva il “Sì” al marchio di tutela del Genepi della Valle d’Aosta. Ad ufficializzare l’approvazione della scheda tecnica dell’ indicazione geografica del liquore valdostano è stato il direttore generale delle Politiche internazionali e dell’Ue del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali. (La Stampa) @ L’Expo non fa decollare gli alberghi. Alla vigilia della grande Esposizione di Milano due letti su tre sono ancora vuoti, e gli albergatori attendono tra dubbi e speranze. I prezzi delle stanze, già scesi rispetto ai rincari eccessivi dell’inizio, potrebbero calare ancora ma risultano penalizzati dai costi più competitivi offerti da B&B e case private. (Corriere della Sera)

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