In questo ristorante di Montalcino (via Traversa dei Monti, 201 - tel. 0577848233 - www.boccondivinomontalcino.it) ci si sente a casa. Si mangia bene, finalmente i piatti della tradizione e si resta ammaliati da quell’aria di famiglia. La famiglia Fiorani col padre Mario (82 anni) che a mezzogiorno è sempre lì a preparare la carabaccia, che è l’antica zuppa di cipolle, insieme con le due figlie, bellissime, sorridenti, toste: Alessandra in cucina e Marina in sala.
Se chiedi i vini a bicchiere qui sanno farti divertire con le etichette più sconosciute di Montalcino. Ci sono anche le camere in quello che, di fatto, è diventato un piccolo borgo, con ampio parcheggio in mezzo al verde. La sala d’ingresso ha una poltrona che invoglia alla chiacchiera, poi qualche tavolo davanti al banco di mescita, mentre di fianco c’è la sala più grande, piena del calore del legno. La carta dei vini è fatta con le etichette, per cui è facile memorizzare al volo ciò che si desidera.
La pappa al pomodoro qui la servono come entrèe, anche se non manca nel menu degustazione a 38 euro, che è eccellente. Ora, possiamo dire che l’aria della Toscana ti avvolge con quel perfetto paté di fegatini di pollo con composta di mele al Vinsanto e pan brioche tostato. Che buona la ricotta di pecora della Val d’Orcia al forno con erbe di campo, la bruschetta con cavolo nero e salsiccia su crema di cannellini fino ai bigné di baccalà mantecato con insalatina di patate al curry.
Fra i primi sono imperdibili gli gnocchi di Mario serviti con formaggi misti e tartufo nero, ma che buone le pappardelle alla carbonara di gamberi con Rigatino croccante e polvere di caffè italiano (ordinatele assolutamente). E poi i ravioli con ricotta e taleggio al profumo di salvia e nocciole.
Altro must imperdibile è poi l’antico peposo alla Brunelleschi con cece delle crete senesi, mentre la fiorentina è servita con il tortino di patate. Ci metti un goccio di olio evo di Franci sulla tagliata di Chianina, mentre sogni un Brunello di annata sullo stracotto di manzo con scalogni caramellati e polenta fritta. Ghiotte le costolette di maiale all’arancia e miele con tortino di patate.
Ai dolci, il tiramisù della casa, il parfait di liquirizia con millefoglie e gelatina al caffè, la crema bruciata alla lavanda del loro giardino. E naturalmente cantucci e vin santo. Che bella sosta. Decisamente radiosa.