Bonus per i cibi italiani, apicoltura urbana e le proprietà della vasocottura

09.11.2020

In arrivo 850 milioni di euro per i cibi italiani. E’ quanto stanziato dal bonus Filiera Italia, che prevede da un lato 600 milioni per ristoranti, mense, agriturismi e attività di catering e, dall’altro, 250 milioni per le organizzazioni caritative che si occupano degli indigenti. “Un risultato importante ottenuto nell’ambito della nostra campagna di mobilitazione #mangiaitaliano per sostenere l’intero sistema agroalimentare italiano” ha spiegato il presidente di Coldiretti Ettore Prandini, commentando la pubblicazione nell’ultima Gazzetta Ufficiale del decreto che fissa criteri e modalità di gestione del Fondo per la filiera della ristorazione. (Corriere della Sera) @ Allevare api e produrre miele sui tetti e nei giardini della città. E’ il progetto di “apicoltura urbana” lanciato dal veterinario Lorenzo Domenis e dal giardiniere Marco Cucco e che dal 2010 ha permesso anche a Torino di avere il suo apiario. (Corriere della Sera) @ E in tema di api arriva anche l’appello  di Pierluigi Pierantoni, presidente della cooperativa apicoltori montani di Matelica, che dice: “Basta avere una pianta di rosmarino, di melissa o di lavanda in terrazza per dare una mano agli apicoltori. Così come vanno bene le fragole in balcone o la moda degli alveari sui tetti, tanto in voga a Parigi come a Kiev in Ucraina”. @ Dalle api sui tetti ai droni che arrivano in vigna. E’ la storia di Mirko e Federica Martini, che a La Morra, nella loro cantina hi-tech, fanno fermentare l’uva in botti piene di 5G e blockchain e raccolgono big data tra i filari per prevedere punto di rugiada e temperatura. (Corriere della Sera) @  “Le noci miracolose del Manzoni, uomo di fede e amante degli alberi”. Così, su La Verità di sabato, Tiziano Fratus racconta una delle più celebri pagine dei “Promessi Sposi” legata a una pianta fondamentale nell’economia contadina, di cui lo scrittore milanese conosceva bene le proprietà grazie alla sua innata passione per la botanica. @ Delle proprietà della vasocottura parla invece Gemma Gaetani, che dice: “Quel che bolle nella vostra pentola, bollirà ancora meglio in barattolo”. Tra le (valide) motivazioni per preferire la cucina “in vetro” non solo la maggiore igiene, ma anche la più lunga conservazione, il gusto esplosivo e il rispetto dei principi nutritivi. 

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