Tessuto imprenditoriale vivace, una vasta rete di protezione sociale e una forte attrattività verso l’esterno. E’ la fotografia del boom socioeconomico che sta vivendo Milano emersa dall’Indice Domus ISPI “Urban energy - five dimensions to grass the future”, che premia la ricchezza e la crescita del capoluogo lombardo. (Il Giornale) @ Che incubo la tavola per la tribù degli allergici. Dal latte alle farine, passando per i pomodori, la frutta a guscio, i crostacei. Gli alimenti buoni per tutti non esistono più, e sono sempre di più le persone che si scoprono intolleranti a qualcosa, con reazioni allergiche la cui gravità varia da persona a persona e può andare da una lieve irritazione a pericolose anafilassi (reazioni allergiche gravi). Un grande caos per cui molto può fare la nutrigenetica, la scienza che permette di individuare la dieta giusta partendo dal proprio dna. L’approfodimento di Maria Sorbi sul Giornale. @ Allarme obesità tra i bambini. Secondo l’ultima indagine “Okkio alla salute” in Piemonte, nella fascia di età compresa tra i sei e gli undici anni, sono oltre 50 mila i bambini obesi o in sovrappeso e solo il 5% dei casi di obesità infantile è riconducibile a patologie specifiche. Ma non è tutto, perché il vero problema è che poco meno della metà delle loro mamme crede che il figlio sia normopeso e che svolga attività fisica sufficiente, ma ovviamente sbaglia. (Corriere della Sera) @ Tempi duri per le banane. Il frutto più popolare del mondo, nella varietà Cavendish (quella che finisce sulle nostre tavole) rischia di scomparire a causa del Black Sigatoka, una malattia che ne attacca le foglie impedendo la fotosintesi e riducendo la produzione di frutti del 30-50%, ma anche del fungo killer TR4. E se il primo è trattabile con l’utilizzo dei pesticidi, per il secondo non c’è nulla da fare. Ma c’è anche una buona notizia: esistono in natura un migliaio di varietà di banane selvatiche che potrebbero essere inserite nel circuito commerciale, ma producono raccolti meno ricchi, sono più vulnerabili al trasporto e il loro gusto non è paragonabile a quello delle Cavendish. (Il Venerdì’ di Repubblica)