I broccoli sono facili da coltivare, sia in campo sia su piccole pezzature. In Italia crescono soprattutto al Sud; la semina avviene a fine aprile e la maturazione tra novembre e marzo. La pianta ha un’infiorescenza principale detta “testa” che, a seconda della varietà, può ricordare quella del cavolfiore, come nel caso del broccolo romanesco (di colore verde chiaro o verde giallastro), oppure può essere molto ramosa e di colore verde intenso, come i getti laterali detti “broccoletti” da cavolo broccolo ramoso.
I fiori dei broccoli vanno tagliati con circa 10 centimetri di gambo. Si consuma la parte tenera dei gambi e delle foglie: i gambi vanno spellati, divisi in metà o in quarti e lessati insieme alle cimette; sono anche buoni aggiunti al minestrone. Una volta lessati (meglio se al vapore), raffreddati e ben sgocciolati, si possono conservare in frigorifero in un contenitore a chiusura ermetica per due o tre giorni al massimo.
Ma vediamo ora le proprietà nutrizionali dei broccoli, che non sono per nulla secondarie. infatti rappresentano una vera e propria “farmacia naturale” essendo ricchi di vitamine, minerali e antiossidanti. Contengono elevate quantità di vitamina C e di betacarotene che ne fanno un alimento che vanta caratteristiche anti-tumorali. Dal punto di vista salino, i broccoli apportano ottime quantità di magnesio, fosforo e ferro. Sono inoltre un’importante fonte di fibra alimentare e contengono pochissime calorie (27 per 100 gr.) per questo sono consigliati nelle diete ipocaloriche.
Gli utilizzi dei broccoli in cucina sono infiniti e la cucina regionale del Sud Italia vanta molte ricette; ma sono ottimi anche semplicemente lessati (7-12 minuti) e saltati in padella con aglio, olio, peperoncino e serviti con una grattata di Pecorino o di Caciocavallo stagionato.
Come ovviare a questo inconveniente? Semplicemente spremendo un limone nell’acqua di cottura oppure ponendo una fetta di pane con tanta mollica imbevuta di limone o aceto.