Oggi su Avvenire Paolo Massobrio ha parlato dei problemi della gente di montagna, che vorrebbe agire per impedire lo spopolamento, ma si trova bloccata dalla burocrazia che impone vincoli di ogni genere.
Anche da Varese arriva lo stesso appello contro la burocrazia che non permette uno sviluppo ai giovani.
Massobrio ricorda anche la figura di don Luciano Maggiolo che sulle montagne dell’Alta Val Borbera ha creato una cooperativa agricola con allevamento, agriturismo e una festa in piena estate per l'autofinanziamento e ha combattuto per anni per difendere il paese di Dova. Purtroppo pure lui ha dovuto abbandonare il progetto perché non c'è più nessuno che voglia proseguire la strada e di quanto è stato fatto resterà solo un museo alla memoria.
Massobrio mette in evidenza come restino troppe ombre sulla montagna e che la luce potrebbe arrivare solo da una politica che abbia una visione e che si pieghi al concetto di sussidiarietà per andare incontro ai giovani che nutrono ancora dei sogni.
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