Da qualche tempo gli spunti per visitare Novara si stanno intensificando: vivaci incontri culturali la pongono al centro dell’attenzione; il suo ruolo di seconda provincia del Piemonte per numero di abitanti si sta riaffermando grazie alla riscoperta delle sue attrattive artistiche. In questo periodo l'affascinante mostra sul Divisionismo-La rivoluzione della luce con opere di Angelo Morbelli e Pelizza da Volpedo e altri da incanto (affrettatevi, la mostra chiude il 5 aprile) attira appassionati e critici nella città piemontese e quale occasione migliore per chi oltre l'arte ama la buona cucina quella di avvicinarsi alla tavola di uno dei prestigiosi locali di Cannavacciuolo e i suoi friends?
Parliamo ovviamente del Cannavacciuolo Cafè e Bistrot di Novara che primo, dopo la prestigiosa Villa Crespi, e assieme al successivo Bistrot di Torino, forma la triade dell'universo dello chef di Vico Equense. In realtà Antonio Cannavacciuolo ha disseminato altri talentuosi allievi in giro per il Piemonte ma questa è un'altra storia. Rimaniamo a Novara e immergiamoci nel locale lasciato nelle mani davvero sapienti di Vincenzo Manicone.
Siamo in pieno centro città, di fronte a Piazza dei Martiri dall'altro lato del Castello Visconteo Sforzesco, sede delle prestigiose mostre d’arte. Il Cafè Bistrot è adiacente al Teatro Coccia, di importante rilievo storico e ancor oggi sede di importanti stagioni di musica lirica, e si propone di soddisfare le esigenze dei commensali in tutto l'arco del giorno, dalla colazione agli aperitivi, dallo spuntino veloce al momento del tè con pasticceria fino al pranzo o cena più informale o più meditata da gourmet.
Noi, pur osservando con interesse tutte le varie possibilità, ci siamo concentrati sul ristorante più raffinato. Prima sorpresa, due imponenti scalinate senza ascensore (le Belle Arti non permettono) ci separano dalla sala di servizio, ragion per cui portatori di handicap o malati di cuore dovrebbero prima segnalare i loro problemi per avere un servizio di ristorante nella zona bar al piano terra (sinceramente non il massimo considerando che anche la sala Bistrot è al primo piano). Superato il primo ostacolo ecco la sala in stile vintage con design elegante ed essenziale, tavolini di legno scuro non molto spaziati tra di loro, tovagliato minimale, accoglienza gentile e signorile. Direi in linea con lo stile bistrot; forse le divise dello staff, decisamente eleganti, apparivano in contrasto con l'atmosfera informale della sala.
piazza Martiri della Libertà, 1
Novara
tel. 0321612109