Quando abbiamo inventato "Top Hundred", il premio che a Golosaria a Milano consegniamo alle 100 migliori cantine dell'anno, il nostro intento era stato quello di mettere su un piedistallo le eccellenze del vino italiano, senza pregiudizi, riconoscendo il valore dei grandi e noti quando giusto, ma facendo anche conoscere giovani e piccoli produttori, in molti casi sconosciuti, nell'ipotesi fossero di indiscutibile talento. Agli esordi, era un auspicio, ma mai avremmo potuto immaginare, che quel nostro lavoro di ricerca delle migliori produzioni del nostro Paese, ci avrebbe portato ad accendere i riflettori su realtà di valore inestimabile, consentendo a vignaioli straordinari di avere la fama meritata, e arrivando addirittura a fare di alcuni vini ingiustamente sottovalutati vere bandiere del loro territorio.
Un esempio, ma solo perché di questi giorni, il Durello, che negli scorsi giorni, abbiamo fatto conoscere attraverso dieci magnifici produttori, a Golosaria a Bassano, con il pubblico che è rimasto affascinato da questa perla veneta, fino a oggi senza la gloria che merita. Un'altra vera chicca, i vini della Valcamonica. L'anno scorso, il nostro Top dei Top, ossia il vino migliore tra i migliori, Minego della cantina Ligabue di Capo di Ponte. In quel caso, rosso da uve Barbera. In questi giorni, grazie a Massimo Motola, patron del radioso Testina di Milano, e sommelier che condivide con noi passione e curiosità per il vino, ancora in Valcamonica e di nuovo a Capo di Ponte (Bs), un'altra scoperta entusiasmante. Cantina Concarena (via Strada di Mezzo - tel. 3275320347). Clamoroso il loro Rosso Igt Barabant. Dal colore rosso rubino brillante, al naso ha profumi elegantissimi di viola e rosa, sentori di frutti di bosco e in particolare di mirtillo, sorso morbido e fresco, piacevole sapidità e buona persistenza. Se ne beve, e se ne ribeve! Un altro gioiello firmato Valcamonica!