Un vino per l'estate? Il Pecorino Docg Villa Angela 2014 prodotto dalla cantina Velenosi (Ascoli Piceno - via dei Biancospini, 11 - tel. 0736341218). Si va sul sicuro. Siamo nelle Marche, in una delle cantine più importanti della regione, nata nel 1984 e condotta dalla volitiva e bella Angela Velenosi (leggi qui l'intervista di Paolo Massobrio). Il suo Pecorino è minerale, profuma di frutta esotica - ananas, banana - accenni balsamici (salvia) e fiori gialli (ginestra). In bocca è sapido, di grande rotondità, piacione. Un vino coinvolgente, dal buon rapporto qualità/prezzo (in enoteca costa 10-12 euro).
Più complessa è la Gran Cuvée 2005: un metodo classico ottenuto da uve chardonnay e pinot nero che se ne sta per dieci anni sui lieviti. Quando scende nel bicchiere ha il colore dell'oro antico, e un perlage fine e persistente. Al naso, è tutto un gioco di agrumi e albicocche candite, miele millefiori, note di biscotti. In bocca è elegante, di buona sapidità. Forse un po' corto, ma interessante.
Ma i vini che più caratterizzano questa cantina restano i rossi. Dalla Lacrima di Morro superiore Querciantica 2014, didascalico nel suo naso potentemente floreale, di rosa e viola, e piccoli frutti rossi (mora), col suo finale speziato (pepe), al Ludi 2011, frutto di un uvaggio di montepulciano, cabernet sauvignon e merlot: un vinone, di grande estratto, quasi masticabile, morbido all'ingresso, ma sorretto da una vena acida che sostiene bene l'uso importante della barrique.
E si conferma da Top Hundred il Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2010, da uve montepulciano (70%) e sangiovese (30%). Lo descrivevamo come ampio, pieno, seducente vellutato, e ne confermiamo il giudizio. Nel suo liquido di un rubino impenetrabile c'è tanta frutta - marasca sotto spirito, prugna - c'è il vegetale del sangiovese, la speziatura del legno e del cuoio. Un vino importante, che riapriremo in autunno, magari per accompagnare un secondo di piuma – un fagiano, per esempio – in salsa.