È Filippo Antonelli, dell’azienda Antonelli San Marco, il nuovo Presidente del Consorzio Tutela Vini Montefalco.
«Il nuovo corso della denominazione – ha detto Filippo Antonelli, commentando la sua elezione – sarà all'insegna della continuità. Ho guidato il Consorzio nella seconda metà degli anni Novanta, quando si accendevano i riflettori su questo vitigno. Il mio sforzo sarà quello di raccontarne, a venticinque anni di distanza, la maturità, l’eleganza frutto della sua evoluzione insieme alla consapevolezza raggiunta dal territorio e dai vigneti».
Dopo cinque secoli di storia e 26 anni da DOCG, sulla scia del successo del Sagrantino, la denominazione Montefalco in questi anni ha raggiunto una superficie totale di circa 1.200 ettari (Montefalco Doc circa 430 ha; Montefalco Sagrantino Docg circa 750 ha) che abbracciano l’intero territorio del Comune di Montefalco e parte dei territori di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell’Umbria, riunendo 231 soci di cui 60 cantine e costituendo il 16,7% della produzione di vino in Umbria (6,3% di Montefalco Sagrantino Docg e 10,4% di Montefalco Doc) per un totale di oltre 3 milioni di bottiglie.
Al fianco del Presidente, i consiglieri Paolo Bartoloni, Corrado Dal Piaz, Antonio Donato, Liù Pambuffetti, Giampaolo Farchioni, Alessandro Mariani, Alessandro Meniconi, Giusy Moretti e Giampaolo Tabarrini.
Ai vini di questa zona dell’Umbria dal fascino irresistibile, brindiamo con un vino di Romanelli di Montefalco, realtà che dedica al vigneto pochi ettari, li lavora secondo i principi dell’ecosostenibilità, ottiene vini biologici di valore. È il Montefalco Sagrantino Medeo, che ci han fatto assaggiare a Il Gallo di Vertemate con Minoprio, vera Corona Radiosa del GattiMassobrio. Dal colore rubino vivo, ha profumi di ciliegia, more, tabacco di pipa, mentre al palato svela tannino di rango, giusta freschezza, finale elegante. Formidabile nel suo saper conciliare potenza ed eleganza!