Carta di Milano: l'eredità di Expo che garantisce il diritto al cibo

28.04.2015

Piccole azioni quotidiane da parte dei cittadini e grandi impegni per i governi. Questi i punti chiave della Carta di Milano, il manifesto - vera eredità di Expo - nato per garantire a tutti il diritto al cibo. Il documento, presentato oggi all’Università Statale di Milano dal ministro dell’Agricoltura Maurizio Martina, è stato tradotto in 19 lingue e avrà tempo 6 mesi per essere letto e fatto proprio da tre miliardi e mezzo di persone, prima della consegna ufficiale all’ONU prevista per il 16 ottobre. Dieci in tutto i punti che la compongono: 1) Diritto al cibo: impone ai governi di adottare norme per rendere effettivo il diritto di tutti ad una quantità sicura di nutrienti. 2) No allo spreco: acquistare solo la quantità di cibo necessaria, evitare gli sprechi e donare l’eccesso prima che deperisca. 3) Difesa del suolo: rafforzare le leggi di tutela del suolo agricolo e regolamentare gli investimenti sulle risorse naturali. 4) Fattore educazione: promuovere l’educazione alimentare e formare la cultura del cibo sano. 5) Lavoro Nero: combattere con leggi e maggiori controlli il lavoro minorile e irregolare. 6) Difesa del reddito: sostenere, anche con forme di cooperazione, il reddito di agricoltori, allevatori e pescatori. 7) Biodiversità: promuovere la diversificazione delle produzioni agricole, degli allevamenti e dell’ecosistema marino. 8) Fondi per la ricerca: i governi devono investire nella ricerca e nell’innovazione, promuovendo la condivisione dei risultati. 9) Lotta alle frodi: il cibo è un patrimonio culturale da difendere dalle frodi e dalle pratiche commerciali scorrette. 10) Energia pulita: strategia di lungo periodo a tutela delle risorse e per combattere i cambiamenti climatici. E sul tema non tardano ad arrivare i pareri di esponenti della politica; mentre per Maurizio Martina “I popoli, al pari degli individui, possono quello che sanno”, per Laura Boldrini “I paradossi che riguardano il cibo nel mondo sono intollerabili. Con Expo e la Carta di Milano l’Italia ha un’occasione unica”. @ E a due giorni dall’inaugurazione di Expo, tra le polemiche per la sicurezza nel cantiere dell’Esposizione, interviene l’’AD di Expo Giuseppe Sala: “Sono irritato da tutte queste critiche: pensiamo di più ai 9mila addetti che stanno lavorando sotto l’acqua per finire in tempo”. (Repubblica)

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