Carta d'identità per le carni, il padiglione della Caritas e la rivolta dei tartufai

31.03.2015

Carta d’identità obbligatoria per le carni. A partire d domani entra in vigore il Regolamento Ue 1337/2013 che impone a tutti gli stati membri di indicare sull’etichetta delle carni di suino, ovino, caprino e volatili indicazioni come la provenienza, il luogo di allevamento e quello di macellazione. Restano ancora nell’anonimato la carne di coniglio, quella di cavallo e i salumi; una lacuna che per Coldiretti: “Va colmata al più presto, dal momento che nel nostro Paese due prosciutti su tre sono fatti da maiali stranieri, come i salami, le soppressate, le coppe o le pancette”. (IlGiornale) @ Poi Eugenio Del Toma, che su Repubblica scrive del lato più oscuro dell’alcol. Anche se il vino può completare “Il gusto e la socialità del mangiar bene" rimangono i dati allarmanti dei decessi per abuso di alcol e degli ubriachi alla guida. Per questo motivo: “E’ sempre meglio evitare bevande alcoliche poco prima di mettersi alla guida” (Repubblica) @ Sergio Chiamparino tra i grandi favoriti per la nomina a presidente dell’Assemblea delle regioni europee vitivinicole de la Champagne a Chouilly (Arev), che si occupa di promuovere le regioni europee che producono vino facendosi portavoce delle loro istanze. (Repubblica) E in tema di vino, in occasione di Golosaria a Vignale Monferrato (domenica 19 aprile, ore 16.00), il presidente della Regione riceverà da Paolo Massobrio il riconoscimento come “Amico del Grignolino”. @ “Saremo la coscienza critica all’interno di Expo”. Così la Caritas ha presentato il progetto del padiglione attraverso cui si racconterà nei mesi dell’Esposizione. Il messaggio sarà quello della lotta al consumismo per votarsi alla condivisione dei beni e del cibo. Al padiglione saranno presenti le Caritas di 164 Paesi, verranno presentati 7 progetti modello contro la fame e per i sei mesi di Expo sono già stati calendarizzati 11 convegni con 100 relatori da tutto il mondo. (Repubblica) @ Liberi tartufai in rivolta contro le aree vietate. Una protesta nata a gennaio da un gruppo di liberi cercatori dell’ovadese e del novese, stufi di dover stare attenti a dove mettere i piedi, ed estesasi a tutta la provincia nel giro di un paio di mesi. Al punto da far nascere un’associazione, l’A.L.T (Associazione Libera Tartufai), che conta 287 iscritti e ha già fissato le prime mosse: una lettera alla Regione e il raccordo con le associazioni riconosciute di Alba, Neive, Asti e Canelli, per fare peso a Torino. Senza escludere un possibile sciopero del tesserino regionale da 140 euro, in scadenza a fine aprile. (La Stampa) @ Dai cercatori di tartufi al creatore di formaggi raccontato da Paolo Massobrio nell’ultimo numero online del Magazine di Padiglione Italia. Si chiama Marco Bernini e nel suo laboratorio di Pozzol Groppo, tra l’alessandrino e lil pavese, ha dato vita a 130 formaggi, di cui entreranno in produzione una quarantina. L’articolo completo a questo link.

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