Che dire Carlin, non mi tornano i conti: sono ormai mesi, forse anche anni che la musica è sempre la stessa, come se il copione fosse già stato scritto e pubblicato e quindi impossibile da modificare. Nessuno ha ascoltato gli appelli che più volte hai lanciato? Oppure, un po’ (tanto o poco) non c’è stata la volontà di contaminarsi, con una eccezione un po’ strana: lo spazio di Slow Food è dentro l’Expo. Un copione coerente avrebbe previsto di non esserci affatto; se invece hai deciso di esserci è giusto almeno accettare il confronto, senza dire che il padiglione più vero è il tuo, mentre il resto (immagino anche il sodale Farinetti) è mercificazione. E allora che c’entra il vino venduto a bicchiere con il formaggio (mi pare si paghi, anche lì) che ricopre una parte copiosa dello spazio Slow Food? Questo atteggiamento di smarcarsi a tutti i costi, di lotta e di governo, ha più le sembianze di compagini governative già viste (che in verità ci hanno stancato) che di una volontà di costruzione reale. Il problema, talvolta, è accettare il gioco di squadra, che però presuppone che nessuno pensi di avere la verità assoluta. E se si gioca si scende in campo, si contribuisce con idee e progetti, anche perché non mi pare che ci siano stati veti su Slow Food, anzi: le citazioni si sono sprecate in ogni occasione, fino all’inaugurazione. A me piacerebbe, in tutta sincerità, sentire da te un commento sul Padiglione Zero, che invece di contenuti ne ha molti, ma anche sul Padiglione Italia o su quello della Santa Sede, insomma sui tentativi di esporre un pensiero perché poi produca azioni. L’Expo è anche questo. Dire che l’occasione è sprecata, ha ribattuto il ministro Martina alle tue dichiarazioni, è ingiusto. Concordo. Ma nello stesso tempo sono, e con me tanti, pronto come sempre ad accogliere le provocazioni stimolanti che arrivano dalla tua intelligenza. In quanto ai contadini che non ci sono, verrebbe da rispondere che in questo periodo hanno qualcosa da fare nei loro campi; ma all’Expo mi pare ci siano Coldiretti, Confagricoltura, Cia. Loro che dicono?