È stata Paola Bertinotti del Pinocchio di Borgomanero a parlarmi con toni entusiasti di questa opera alimentata nel giro di appena 9 anni da don Agostino Frasson, classe 1961, che appartiene alla Congregazione don Guanella.
Ma essendo Paola un’esperta di cose buone, il suo entusiasmo stava anche nella qualità dei prodotti, in particolare di quei formaggi di capra che producono nel caseificio aziendale. Certo non immaginavo, quando sono arrivato in un pomeriggio di sole, di vedere un mondo ordinato, con gli orti e i vigneti, gli uliveti e gli alberi da frutto disseminati in questi 5 ettari rinati a nuova vita.
Questa Cascina (eufemismo) sta a 10 minuti d’auto da Lecco:
800 mq di terreno coltivabile, con i terrazzamenti dove ci sono i vigneti, la
grande stalla con le fassone piemontesi e le capre, la struttura che ospita i
laboratori per la trasformazione dei prodotti e l’
agriturismo per la ristorazione che, insieme alla
pizzeria con forno a legna, chiude la filiera e garantisce il rispetto del Km 0.
Cascina Don Guanella di Valmadrera è un modello di
agricoltura sociale nato all’interno della più ampia Opera Don Guanella per dare ai minori con difficoltà affidati alla comunità la possibilità di formarsi e inserirsi in un contesto lavorativo.
Il
deus ex machina di questa opera è
don Agostino, un prete con la passione del ciclismo, tant’è che sta cercando di creare un punto di agribike attrezzato. Ma in realtà lui ha un’idea di qualità assoluta, che si evince dall’
ordine di ogni cosa: le serre, gli orti, gli allevamenti con le galline e le oche, persino quello dei maiali e degli
asini.
Si chiama bellezza tutto questo. Tutt’intorno ulivi, ognuno dedicato a qualcuno che ha avuto a che fare con la loro opera, il più bello è quello dedicato all’imprenditore Giorgio Squinzi e a sua moglie Adriana.
Poi ci sono i volti, disegnati dall’
artista di origini camerunensi,
Afran Abiamba, e spesso una frase che fa pensare (
“Fidarsi, Guardare e Affrettarsi”).
Non ti aspetteresti di trovare eccellenze anche nei loro
vini (in particolare il
Bianco “Barabin” prodotto con uve chardonnay, sauvignon, incrocio manzoni e moscato).
I
prodotti, tutti ottenuti dalle coltivazioni in proprio, comprendono conserve come peperoni e zucca in agrodolce, zucchine sott’olio, cavolo cappuccio in agrodolce, cipolle, ma anche il ragù di fassona del loro allevamento; quindi confetture come quelle di mela e cannella, di mirtilli e lampone, di pere, di kiwi, di albicocche, di bergamotto e persino di mango. Attenzione poi al miele millefiori e allo straordinario olio extravergine d’oliva prodotto con le proprie olive. E poi i prodotti da forno dolci e salati tra i quali grissini, focaccia, biscotti, crostate, panettoni, ma imperdibili sono le loro irresistibili gallette di mais “Rostrato rosso” di Rovetta.
Dall’
allevamento di vacche da latte e di un piccolo gregge di
capre ottengono un ottimo latte che viene trasformato nel
piccolo caseificio ubicato nello stesso edificio che ospita la stalla in formaggi come primo sale, ricotta, stracchino, caprino in diverse forme e stagionature e formaggelle.
Infine, a Cascina Don Guanella, dal 2022 è operativo pure un
birrificio artigianale che utilizza l’orzo e il luppolo prodotti sui terreni aziendali, per produrre
7 tipologie di birre (Agricola, Barabiga, Belga, Blanche, Bock, Coda di Volpe, Lampo e Nera) ottime anche queste.
Per gli acquisti ci sono lo
spaccio aziendale, dove rivendono le loro uova, il pane, la frutta e la verdura. E, due volte la settimana, giovedì e sabato mattina (dalle 9 alle 12) sono al mercatino di Valmadrera e di Lecco. Funziona anche lo shop online, che comprende oggetti artistici creati sempre dall’artista Afran Abiamba, in particolare
crocefissi originali.
I Barabit, che danno il nome al vino rosso e bianco, ma anche alle sette birre, erano i ragazzi di strada che don Guanella, contemporaneo di don Bosco, aveva recuperato aprendo opera a Milano, dove sono molto conosciuti ancora oggi e in altre località della Lombardia. Lo stesso don Agostino ne segue tre, con un’idea ben chiara in testa: il padrone di ogni cosa è la Provvidenza. La stessa che gli è venuta incontro, grazie alla sua azione di fiducia e osservazione (Fidarsi, Guardare) che è poi diventata un Affrettarsi.
La sera dopo la visita, che è stata anche in altri angoli di bellezza, abbiamo
cenato in maniera sorprendente con fiori di zucca ripieni di ricotta, fritti in tempura con fonduta di pomodoro e tartare di fassona con capperi, gazpacho e cipollotto caramellato come antipasto; cannelloni con coste ripassate su crema di barbabietole e ravioli di carne di fassona cotta a bassa temperatura al ragù di melanzane ai primi; cappone ripieno alle erbe aromatiche con peperonata come secondo prima di crema catalana alla vaniglia (pre dessert) e gelato fiordilatte con coulis di fragole, biscotto e meringhe (dessert).
Erano presenti una cinquantina di invitati, giunti per un dialogo con me sul mio libro
“Del Bicchiere Mezzo Pieno”.
C’erano tre sindaci, imprenditori con i loro amici. Ognuno - ho saputo - si è occupato di un aspetto di questo fantastico puzzle: chi dell’impianto elettrico, chi delle serre, chi della costruzione del ristorante o della pizzeria all’aperto. Presto la parte vecchia della cascina sarà ristrutturata, per avere camere a disposizione, certamente dei ciclisti.
Che meraviglia questa conca tutta coltivata, con l'ombra delle montagne lecchesi sullo sfondo. Che meraviglia fidarsi, guardare e affrettarsi.
Cascina Don Guanella
piazza Rosè, 3
Valmadrera (LC)
Tel. 3347009827
donguanellacascina@gmail.com
www.cascinadonguanella.it