Siamo a Refrancore, un piccolo centro della provincia astigiana rinomato per la produzione vinicola. E proprio qui, “All’uscita del paese che volge a mezzogiorno” - come si legge in un trattato sulla storia del comune - dal 1603 sorge Cascina Madonna (via Alessandria, 55 - tel. 014167456), un tempo cappellania laicale e oggi azienda agricola dedita all’ospitalità, con 5 camere per chi arriva in visita e il ristoro che è un inno alla tradizione gastronomica piemontese.
Appena varcato l’ingresso, l’atmosfera che si respira riporta alla tranquillità delle belle case di campagna, con luminose sale in mattoni a vista e un arredamento elegante e informale, completato dalla cortesia del personale, che fa sentire a casa. Il menu è fisso (35 euro) e varia a seconda della stagione e di quanto l’orto e il frutteto di proprietà offrono.
Ad aprire la serie degli antipasti i golosissimi sgonfiotti (frittelline salate ripiene di formaggio) accompagnati dai salumi di produzione propria; quindi un'indimenticabile battuta di Fassone con rucola e grana a scaglie, seguita da tonno di coniglio su purea di ceci, tempura di verdure e cubetti di polenta con fonduta di gorgonzola e funghi porcini. Ai primi sarete già sazi, ma nulla vi impedirà di assaggiare i buonissimi tortelli burro e salvia o il risotto alla zucca con il Castelmagno, mantecato a regola d’arte. Nella selezione dei secondi è assolutamente da provare il brasato al Barolo, prima di chiudere con una degustazione di dolci che da sola vale il viaggio: per noi bavarese allo zabaione con copertura di panna (delicatissima) e marroni e tortino caldo con cuore morbido al cioccolato. L’ultima coccola? I tartufini; pepite di gelato semifreddo ricoperte di cacao in polvere.
La carta dei vini strizza l'occhio al territorio, così come la selezione di grappe offerta a chiudere il pasto, della Distilleria Berta di Mombaruzzo.
Avrete voglia di tornare!