Cascine aperte, agricoltura sostenibile e bufale alimentari

25.09.2018

Cascine aperte a Milano. Saranno 20 le aziende agricole che, sabato 29 e domenica 30 settembre, si presenteranno al pubblico con incontri, laboratori, pranzi, cene e spettacoli dedicati. Storie di giovani e realtà impegnate anche nel sociale che questa mattina sono presentate sulle pagine di #Buonenotizie del Corriere della Sera, tra cui spicca quella di Alessandro Di Donna, il trentenne che dopo aver sperimentato l’agroecologia in Brasile è tornato in Italia per dedicarsi alla piazza agricola pubblica. @ E in tema di sostenibilità è anche l’affondo di Elena Comelli sulle t-shirt nate dai residui della spremitura. L’idea si chiama “Orange Fiber” ed è firmata da due giovani siciliane, Adriana Santanocito e Enrica Arena che dal “pastazzo”, il residuo della spremitura, ottengono una fibra tessile utilizzata anche dallo stilista Salvatore Ferragamo per sensibilizzare a una moda più responsabile. @ Frutta e verdura biologiche sono invece la sfida di Luca Pininfarina, il figlio più piccolo dell’imprenditore torinese che ha intrapreso la via dell’agricoltura fondando sulle colline di Moncalieri la PininAgri. “Penso che i valori che mi ha insegnato mio padre valgano sempre, anche se ho scelto un lavoro diverso da quello della mia famiglia” spiega sulle pagine di Repubblica. @ Dal glutine all’ananas, sono ancora troppe le bufale alimentari. Parola di Nicola Sorrentino, che sulle pagine de La Verità spiega come distinguere le informazioni alimentari valide da quelle diffuse senza un fondamento scientifico.

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