Questo posticino e' una vera chicca. E qui anche quest'anno noi abbiamo mangiato la nostra prima cassoeula dell'anno, che Alessandra accompagna con la polenta taragna e quella normale. "Certo non è' proprio al 100% come quella di mia mamma - dice Alessandra, perché per lei la cassoeula si faceva solo con le verze ghiacciate". Ma tant'è: l'inverno e' alle porte e in questa cascina defilata, proprio dietro la chiesa di Settala, la voglia di assaggiarla e' tanta. Come la voglia di stare in compagna, perché questo e' proprio un luogo da compagnia, con il vino buono (c'è il Banino di San Colombano al Lambro, ma anche il Gutturnio del Negrese, le bollicine di Bosio e la birra dei monaci della Cascinazza). Superbi i salumi d'entree, accanto a sfizio sita sotto aceto fatte un casa e a uno sformati o di polenta con ripieno di formaggio.
Se poi la cassoeula non vi basta, oppure se qualcuno del gruppo come e' capitato a noi non la desidera, Alessandra e Carlo (il figlio), porteranno delle bistecchine impanate con le patate che sono la fine del mondo. Con un dolce della casa e un goccio di amaro (qui hanno il Toccasana Negro), sarete felici. Il sigaro, qualcuno se lo fumerà in cortile, mentre le nebbie ammantano le case di campagna e dal tavolo non potrete non notare il LIbro con la L maiuscola: "La Pacciada" di Gianni Brera e Luigi Veronelli.