Verza, cavolo verza e cavolo cappuccio. Quante volte ci siamo confusi davanti al banco della frutta e verdura, nell'indicare la giusta tipologia di cavolo. Perché la vasta famiglia delle crucifere (questo il nome scientifico della famiglia dei cavoli, dette anche brassicaceae) è protagonista in inverno in tutte le sue declinazioni. Con questo articolo andremo a eliminare ogni dubbio: ecco qual è la differenza tra cavolo cappuccio e verza (e cavolo verza).
Cominciamo con eliminare un dubbio. La differenza tra verza e cavolo verza non esiste: sono due varianti per indicare la stessa varietà di cavolo, che si contraddistingue per le foglie increspate di colore verde intenso o verde-giallo, dalla superficie riccia e ondulata.
Il cavolo verza appartiene come detto alla stessa famiglia botanica del cavolo, che è importantissima per la salute: tutti gli ortaggi che ne fanno parte hanno proprietà intinfiammatorie, antiossidanti e antitumorali, rinforzano il sistema immunitario, abbassano la pressione e proteggono il cuore.
Esiste invece una differenza sostanziale tra cavolo cappuccio e verza. Il cavolo cappuccio infatti, al contrario della verza, si contraddistingue per le foglie lisce, dall'aspetto compatto a forma di palla. In cucina alcuni usi possono esssere simili, ma il cavolo cappuccio, a differenza della verza, si può consumare anche crudo, tagliato molto finemente, e servito in insalata. Il cavolo cappuccio è perfetto per cucinare i crauti.
Oltre la varietà verde, ne esiste anche una varietà viola: la differenza è perlopiù estetica, essendo capace di regalare un colore molto caratteristico ai piatti, ma per molti è anche questione di gusto. Il cavolo cappuccio viola è ottimo crudo, in insalata.
Le varianti del cavolo sono svariate, oltre a quelle citate, ricordiamo le più comuni: