A cena da me, cibo e televisione, la cucina secondo Uliassi

23.05.2016

Invito a cena con…giudizio. Questo, a grandi linee, il format di “A cena da me”, il il docu-reality a partire da domani (lunedì - venerdì) su La7 metterà a confronto cinque concorrenti, molto diversi per età, stili di vita e professione, che si sfideranno a suon di menu. Ciascuno di loro avrà la possibilità di invitare a casa propria gli altri quattro commensali, che saranno chiamati ad esprimere un giudizio attraverso un voto segreto. Il format, lanciato in Inghilterra nel 2005, ha già conquistato 36 Paesi. (Corriere della Sera) @ Svolta “contenutistica” sul piccolo schermo. La televisione abbandona i talk politici e lascia spazio a temi leggeri, di costume. A causa della “crisi di attenzione” nei confronti della politica, si cerca una soluzione nel cibo e “nei rischi dei vaccini”. Una svolta premiata soprattutto dal pubblico femminile, tradizionalmente meno interessato al talk politico puro. Ma quali sono le nuove star dei salotti? Nutrizionisti, esperti di cibo e opinionisti vari. (Elaborazione Geca Italia su dati Auditel in collaborazione con Massimo Scagliani su Il Corriere della Sera) @ “Amo terra, mare e street food”. Parola di Mauro Uliassi, chef “corona radiosa” del GattiMassobrio, che su QN racconta a Mauro Bassini la sua cucina e confida: “Quando metto in padella o sulla brace una spigola maschio, pescata, l’annuso e già mi commuovo. Se cucino le nostre vongole, o i ricci o le canocchie, mi stupisco ogni volta per quelle esplosioni di profumi e di mare”.

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