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Torino ha una lunga tradizione nella lavorazione artigianale del cioccolato. Il suo legame con questo prezioso ingrediente inizia nel 1560, quando il duca Emanuele Filiberto festeggiò il trasferimento della capitale del Ducato di Savoia da Chambery a Torino, facendo servire della cioccolata calda. Da allora la creatività torinese ha utilizzato il cioccolato per far nascere molte celebri golosità come il Bicerin, presso l’omonimo locale, una bevanda calda a base di caffè, cacao, crema di latte, oppure il cioccolatino gianduiotto (che ha tra gli ingredienti le preziose nocciole delle Langhe), il celebre cremino (cioccolatino a tre strati con gianduja, cioccolato e nocciola). Oggi il panorama del cioccolato torinese è composto da tanti bravi produttori capaci di portare qualcosa di distintivo, che hanno reso la città una capitale del cioccolato a livello internazionale.|La memoria di Gianfranco Rosso, conosciuto a Torino come 'Il Capitano' per la sua lunga esperienza sulle navi mercantili, viene portata avanti dalla Nidacioccolato by Capitano Rosso, su iniziativa della Nazionale Italiana dell’Amicizia Onlus a cui Gianfranco donò l’attività nel 2020, quando decise di andare in pensione. Nonostante la sua scomparsa ad aprile del 2021, continuano a vivere le sue creazioni come le praline assortite, le tavolette lavorate in modo creativo grazie agli oltre 10.000 stampi, i mitici gianduiotti, e uova di Pasqua, il cui ricavato dal venduto viene utilizzato per aiutare i bambini in difficoltà, oltre a prodotti innovativi come il CroKaffè: pastiglie di caffè proposte in cinque varietà.