Monferrato, Langhe e Roero, colline Unesco che proprio quest'anno celebrano dieci anni dal riconoscimento. Un territorio che nell'ultimo decennio (anche se alcune strutture si registravano già da prima) ha visto una crescita importante nell'ambito dell'accoglienza, con location da sogno dove la cucina si abbina a una proposta di Spa e di servizi davvero unica. Un'offerta che ha reso questo territorio un polo turistico internazionale.
Qui la nostra scelta che, per ragioni legati al nostro know how, parte necessariamente dai fornelli.
BENEVELLO (CN) - VILLA D'AMELIA
Nel cuore delle Langhe l’ottocentesca Cascina Bonelli regala un panorama mozzafiato che accompagna un'accoglienza che sembra ritagliata su misura. Lo dimostra la Spa, raccolta, calda, che sarà una piacevole anticipazione rispetto alla cena con un menu declinato in versione ristorante e bistrot, muovendosi abilmente tra tradizione e ricerca. Da provare seppia marmorizzata; gnocchetti, friggitelli e capasanta; diaframma al koji e albicocche.
MONFORTE D'ALBA (CN) - FRE
Il ristorante Fre si colloca nel contesto di Revà, una delle strutture che si candidano a rappresentare nel mondo l'ospitalità di Langa. Gli ingredienti ci sono tutti: camere eleganti immerse nel verde, un campo da golf, un'area spa con grandi finestre sulle vigne aziendali e una cucina firmata da uno dei maggiori chef del mondo, Yannik Alleno, e realizzata in loco dal talentuoso Francesco Marchese. Si gustano risotto estrazione di prosciutto crudo, caviale Oscietra, midollo gratinato al Parmigiano Reggiano; plin ripieno di animelle al profumo di salvia, cipolla cotta nel latte, lievito di birra essiccato; triglia cotta in olio di ‘nduja, paté di fegatini, acqua di vongole e duxlelle di champignons.
PIOBESI (CN) - RISTORANTE 21.9
Tenuta Carretta è il gioiello vitivinicolo della famiglia Miroglio che nel progetto di rilancio della struttura ha inserito anche la creazione di un hotel con nove stanze una più affascinante dell'altra e un'area Spa di recente costruzione, curata in ogni dettaglio. In cucina Flavio Costa, un autentico fuoriclasse. E in tavola arriveranno sgombro, bagnetti, asparagi viola d’Albenga; ravioli di agnello da latte, ed erbe selvatiche, il suo fondo e fricassea; anatra Mulard, patata, barbabuc e fondo alle erbe fumè.
SANTO STEFANO BELBO (CN) - GUIDO DA COSTIGLIOLE
Il Relais San Maurizio che ospita questo ristorante è uno dei luoghi più belli d'Italia. Qui hanno soggiornato cantanti e attori di fama internazionale, artisti, scrittori, politici e industriali. Il motivo è presto detto: qui c'è tutto. Vista da sogno, una Spa tra le più belle in Italia e un ristorante che porta la firma di una delle più grandi famiglie del gusto, gli Alciati. In tavola la nobile cucina piemontese: vitello tonnato; i plin di Lidia Alciati; il piccione frollato in cera d'api di Sommariva Bosco.
SERRALUNGA D'ALBA (CN) - BOSCARETO RESORT
La Spa si chiama La Sovrana e non è una sparata. Questo relais proprietà del gruppo Batasiolo ha rappresentato uno dei progetti più ambiziosi per collegare vino e relais nelle Langhe. Ospitalità al Top, l'area benessere con le vetrate affacciate sulle vigne da sola vale il viaggio. Ciliegina sulla torta l'arrivo di uno dei più grandi chef italiani contemporanei, Michelangelo Mammoliti. Tre i menu a disposizione con piatti firmati quali Butternut (palet di zucca butternut, foie gras poché in estrazione di semi, condimenti aciduli), Royale (trofie al tartufo nero, serpicone di lepre e salsa alla royale,) Milanese (ricciola allo zafferano, condimenti alla milanese e salsa all'ossobuco).
ASTI - CASA SERRA
Uscite ad Asti Ovest e, arrivati al Bistrot di Casa Serra Eco-Resort & Wellness, vi sembrerà di essere in un’oasi. La famiglia Cerrato gestisce questa struttura diffusa e dislocata in 4 punti della borgata. Sulla sommità della collina c'è il nucleo principale con la cascina ristrutturata e dotata di piccola e graziosa Spa e un ristorante dov'è protagonista la carne degli animali allevati nelle stalle di proprietà. Vitello tonnato, agnolotti al sugo di arrosto su fondo bruno e ragù di Scottona piemontese e brasato al vino rosso sono classici intramontabili.
COSTIGLIOLE D'ASTI - RELAIS LE MARNE
Ancora una volta Guido Martinetti ha fatto centro creando un posto che è letteralmente un sogno, con questo boutique hotel ricavato da una suggestiva cascina risalente al 1878, suddivisa in due grandi corpi: da una parte c’è il ristorante Radici, teatro della cucina elegante e concreta di Marco Massaia: in tavola fagioli zolfini e trippe di baccalà, tajarin ai 30 tuorli con brunoise di porcini e tartufo, il coniglio di cascina in tre servizi. Dall’altra lo splendido Relais Le Marne dotata di una palestra attrezzata con moderne attrezzature, una piscina coperta di 25 metri e profondità olimpionica e tante aree relax che si dipanano anche tra i vigneti. Un luogo da vivere anche per la cultura che qui si respira e di cui la famiglia Martinetti ha voluto fare un vero e proprio vessillo.
CIOCCARO DI PENANGO (AT) - LOCANDA DEL SANT'UFFIZIO
Da Asti seguiamo verso una delle sue capitali riconosciute: Moncalvo. Il Sant'Uffizio è frutto di un attento restauro durato decenni di un ex convento monastico del Seicento, di un alternarsi di formule d'accoglienza fino all'arrivo di Enrico Bartolini. E qui, il pezzo potrebbe anche chiudersi, perché stiamo parlando di un Cristiano Ronaldo della cucina e dell'accoglienza. In tavola filetto alla Torrengo; risotto, mostarda, midollo, e verdure in agro; piccione al barbecue con frutta secca e mela. E come al solito chapeau.
MOMBARUZZO (AT) - VILLA PRATO
Siamo a Mombaruzzo, al confine della provincia di Asti con quella di Alessandria. Sulla sommità della collina il Relais voluto dalla famiglia Berta che negli ultimi due decenni è passata dalle grappe alla costruzione di un polo dell'accoglienza di cui Villa Prato rappresenta un gioiello di primo piano. La Spa è uno spettacolo al pari degli interni di questo locale dove Andrea Cavallo propone una cucina di territorio che però sa spingersi fino al vicino Mediterraneo: vitello tonnato al punto rosa; plin al sugo d’arrosto; calamarata con ragù di mare e bottarga di muggine; faraona al Moscato con pinoli uvetta e oliva disidratata, olive taggiasche e patate al forno.
MONTEMAGNO (AT) - TENUTA MONTEMAGNO
Nata come cantina è diventata in pochi anni un punto di riferimento nel Monferrato come esempio di enoturismo. Qui l'ospitalità si è sempre declinata in una proposta di camere lussuose, di spazi all'aperto da sogno con una vista a 360 gradi sulle colline recentemente completati all'interno da una Spa esclusiva. Altrettanto recente l'attività di ristorazione firmata dall'executive chef Giampiero Vento che lavora sulla cucina identitaria del Piemonte senza dimenticare le sue origini siciliane. Per voi vitello tonnato; uovo 65; agnolotti monferrini mantecati al sugo d’arrosto e guancetta di vitello alla Barbera.
CREMOLINO (AL) - NORDELAIA
La zona dell'Ovadese, nell'Alessandrino, è sempre rimasta lontana dalle rotte turistiche nonostante l'attrattiva non manchi, grazie anche a un ambiente naturale che rappresenta la porta d'ingresso per la Liguria e la macchia mediterranea. A Cremolino investimenti internazionali hanno permesso di recuperare un antico casale trasformandolo in un luogo di accoglienza di autentico fascino. Nella Spa c'è tutto, dall'hammam alla piscina Kneipp.
La proposta gastronomica si articola su tre esperienze diverse: il bistrot; il lounge bar; il ristorante, guidato dall'executive chef Charles Pearce. In tavola si spazia tra plin di brasato, riduzione di arrosto all'uovo fondente, crema di piselli, piselli freschi, lardo di San Desiderio, Fiandino Riserva; nasello croccante, burro al pesto di nocciola, spinaci, emulsione di basilico.
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