Confessioni di Cracco, panini a peso d'oro e la mania delle recensioni

22.01.2018

Giornale che vai, Carlo Cracco che trovi. Mentre il matrimonio dell’ex giudice di Masterchef con la compagna Rosa Fanti nel weekend ha occupato le pagine dei principali giornali, sul Giornale di sabato lo chef vicentino racconta a Marco Lombardo i suoi progetti, ma anche il rapporto con la cucina e con gli insegnamenti del maestro Gualtiero Marchesi. “Non ho mai voluto essere Marchesi - spiega - Lui è stato il mio primo riferimento, ma il mio obiettivo non era fare Marchesi, perché Marchesi ce n’era uno. Nel mio, piccolo, son riuscito ad essere Cracco”. E a proposito del suo ristorante in Galleria: “Sarà su cinque piani…è la scommessa della vita”. @ Tempi d’oro per i consumi alimentari fuori casa, che tornano ai livelli pre-crisi. Il Rapporto sulla ristorazione del 2017 stilato dalla Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) evidenzia una netta ripresa della ristorazione, con valori in crescita non solo per i consumi ma anche per i prezzi. In questo senso, a fare la parte del leone sono Milano e la Lombardia, dove i prezzi sono lievitati del +1,3% rispetto a una media nazionale del +1,1%. E dove un panino costa addirittura il doppio rispetto a Roma. @ Scrive su TripAdvisor “vino acido”, ma viene denunciato e - di conseguenza - multato. E’ successo a Pesaro, dove un ristoratore messo al tappeto da un giudizio negativo ha denunciato il suo recensore con l’accusa di diffamazione. Il responsabile, un 64enne di Monza, ha chiesto al titolare di rimettere la querela offrendo in cambio un risarcimento in denaro. Così, dopo l’accordo tra le parti, il processo è stato archiviato e il giudizio online cancellato. (QN) @ E in tema di recensioni, è da leggere sul Corriere della Sera il parere di Aldo Grasso sul programma Quattro Ristoranti condotto da Alessandro Borghese. “Ha successo - scrive - perché è riuscito a trasformare in racconto televisivo una delle più diffuse tendenze della società contemporanea, la mania della recensione, che sta cambiando in profondità, e con effetti spesso incontrollati, il rapporto tra ristoratori e clienti. (…) Il principio dell’uno vale uno esercitato  nella valutazione del cibo e nella critica gastronomica, sostituendo il principio della competenza con il mito rischioso della democratizzazione e dell’orizzontalità delle opinioni”. 

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