Confessioni di Sting, fattoria 2.0 e la sfida di Casale Monferrato

05.02.2018

Fino a vent’anni niente vino. Poi mi convertì il Brunello”. Sting, cantautore inglese divenuto vignaiolo in Chianti, si confessa in un’intervista a firma di Luciano Ferraro sul Corriere della Sera. “Ogni giorno cammino mezz’ora - spiega - medito e poi compongo. Continuo a ricercare la qualità nei miei vigneti”. @ E in tema di vino, su QN di sabato Emanuele Bottiroli riprende i dati di Coldiretti Lombardia e della Camera di Commercio di Milano Monza Brianza e Lodi per spiegare lo sviluppo delle enoteche; salite a 986 nel 2017 rispetto alle 806 di cinque anni fa, negli ultimi 8 anni hanno registrato una crescita del 32%. @ Su Repubblica è interessante la storia di Davide Almondo, il contadino che a Chivasso ha dato vita a Korto, una eco farm che fornisce un servizio di orti a distanza, monitorati e gestiti in modo completamente digitale. @ Sul Corriere della Sera di Milano Giovanna Fagnani riporta la storia di Nicolò Moschella, il giovane allievo di Iginio Massari che da un anno ha aperto il suo laboratorio di pasticceria a Cornaredo e il bistrot Just Love in Porta Ticinese a Milano. “Abbiamo 10 persone - spiega - e quasi tutte under 30. E’ faticoso, ma è la vita che volevo”. @ “Voglio imparare a parlare inglese per spiegare gli inferno ai turisti”. Su La Stampa parla Sergio Nano, l’ex infermiere di Cella Monte (Alessandria) diventato una guida volontaria e ora aspirante poliglotta. @ E in Monferrato sono ore di attesa per anche per la città di Casale, in lizza per diventare nel 2020 la “Capitale Italiana della Cultura”. Oggi la delegazione casalese capitanata dal sindaco Titti Palazzetti e dall’assessore alla cultura Daria Carmi affronterà a Roma la commissione del ministero per convincerla della sua proposta. Tra i progetti per la rinascita (del valore di 26milioni di euro) anche l’obiettivo di diventare la prima città italiana completamente libera da amianto. (La Stampa)

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