Aria condizionata e la ristorazione del dopo-Covid

27.04.2020

Aria condizionata sì o aria condizionata no? In vista dell'arrivo dell'estate, tiene banco il dibattito sulla capacità - reale o presunta - dell'aria condizionata di veicolare il Coronavirus. E anche i virologi si dividono. Su Qn di sabato il professore Antonio Cascio sostiene che  "Il rischio è in relazione alla distanza tra soggetti e alla presenza o meno di protezioni", mentre per il collega Fabrizio Pregliasco "Quello che può provocare il contagio non è tanto l'aria condizionata in sé, ma l'effetto della ventilazione che, in determinati casi, potrebbe spostare l'aerosol emesso da un possibile contagiato all'interno di una stanza". (In questo caso, sarebbe bandito anche l'utilizzo di un comune ventilatore a pale. Ndr) @ Italiani ancora scettici sulle vacanze. Secondo i dati di NotoSondaggi ripresi su Qn di domenica, il 92% degli italiani sceglierebbe il nostro Paese per l'estate e la meta più gettonata resta il mare. Ma soltanto il 4% ha già prenotato e il 47% degli intervistati ammette che non prenderà in considerazione di passare neppure un giorno fuori casa. @ Ci piacerà ancora la cucina d'autore? A porre l'interrogativo è Il Giornale di sabato, che indaga su come sarà la ristorazione del dopo-Covid. E anche qui, i pareri degli chef si dividono. Se per Davide Oldani "La cucina cerebrale non esisterà più", per Enrico Bartolini "Siamo il paese delle piccole eccellenze, guai a snaturarci". Di "nuove forme, che veicolino gioia" parla invece Massimo Bottura, mentre più razionale è il pensiero di Francesco Cerea, convinto che "Quasi tutti i clienti avranno meno soldi da spendere". @  "Prima di distanziare i tavoli, tamponi subito a cuochi e camerieri". Parola di Carlo Cracco, che su Repubblica parla della ripartenza focalizzando l'attenzione sul tema della sicurezza. E del futuro dice: "Serviranno un paio di anni almeno per ripartire bene. Ma non per questo ci dobbiamo fermare. In questo momento si deve trasformare l'esperienza in forza, la pausa obbligata in un pensiero costruttivo, inventandosi delle cose". @  Vita di quartiere, mobilità dolce e trasporti pubblici al 30%.  Il Comune di Milano si avvicina alla Fase 2 con un piano che per i prossimi 3 mesi punterà a favorire la pedonalità, con l'adeguamento dei marciapiedi, la creazione di percorsi protetti e la possibilità di raggiungere tutti i servizi essenziali in 15 minuti. Gradualmente saranno anche riaperti i parchi, non solo per i bambini, ma anche per gli sportivi, che potranno tornare a fare sport all'aperto rispettando comunque la distanza di almeno 2 metri. (Avvenire e Il Corriere della Sera) @ "Copiare gli Usa per sostenere l’agricoltura” titola la rubrica della domenica di Andrea Zaghi su Avvenire. E' l'appello lanciato da Coldiretti, che richiede "Una robusta iniezione di liquidità alle imprese agricole" sul modello statunitense. Negli Usa infatti, il presidente Trump ha stanziato 19 miliardi di dollari per sostenere il settore agricolo, che si aggiungono ai 28 miliardi già erogati per risarcire i produttori delle perdite provocate dalla guerra commerciale con la Cina. (Avvenire) @ Tre portali online salvano la stagione della raccolta. Sono quelli creati da Coldiretti, Cia e Confagricoltura per far incontrare le esigenze delle aziende con quelle dei potenziali candidati al lavoro nei campi. (Repubblica) @ Raddoppiano le consegne di vino a domicilio. Sul Corriere della Sera Laura Vincenti racconta l'impennata di enoteche e app online, ma spiega anche come sono cambiati i consumi: più ordini ma bottiglie meno sofisticate; si predilige la quantità a prezzi moderati e aumenta la richiesta anche per gli altri alcolici, dalle birre ai kit per l'happy hour casalingo.

 

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